Dani Alves e le gravi accuse, sciopero della fame dal carcere: quali sono i motivi

Ancora gravi accuse per Dani Alves che si trova in carcere da qualche mese: l’accusa di stupro peggiora la sua posizione. Il punto sul caso. 

Il calciatore brasiliano Dani Alves si trova in carcere da quasi due mesi dopo le accuse di stupro. Una giovane ha ribadito di aver subito una violenza che sarebbe accaduta all’interno di un locale notturno a Barcellona. Una situazione ancora tutta da chiarire e accertare, ma intanto il giocatore ha deciso di procedere con lo sciopero della fame.

Fonti vicine al giocatore avrebbero ribadito di aver appreso questa decisione in seguito ad alcuni episodi emersi di recente. L’ex difensore di Barcellona, Siviglia, San Paolo, PSG e Juventus sarebbe profondamente provato in seguito ad alcune settimane tribolate e difficili da affrontare.

Cosa è accaduto

Fonti della principale tv spagnola parlano infatti di uno sciopero della fame iniziato a distanza di settimane dall’arresto e il conseguente trasferimento in carcere. La decisione sarebbe da attribuire al fatto che la moglie Joana Sanz lo avrebbe lasciato e non vorrebbe più saperne di lui. Foto rimosse dai social e messaggio più che chiaro nei confronti dell’uomo. Dani Alves sarebbe “devastato e in alcuni giorni non mangia affatto“, ribadisce la tv iberica. In altri casi, invece, alcune fonti parlano del giocatore ancora intenzionato a calcare palcoscenici importanti, non appena sarà possibile.

Intanto, però, ha debuttato durante la scorsa settimane con la squadra del carcere, fra lo stupore generale. Le accuse contro il calciatore sono gravissime: rischia fino a 10 anni di reclusione per violenza sessuale. A denunciare una giovane di 23 anni che ha parlato di quanto sarebbe presumibilmente accaduto all’interno di una discoteca a Barcellona. Da un iniziale sostegno al marito, con tanto di solidarietà in pubblico, le cose sarebbero invece cambiate.

La denuncia della vittima troverebbe infatti alcune conferme, così come ribadito dalla polizia. Si va dalle testimonianze dei presenti passando per il DNA rinvenuto sugli indumenti e sul corpo della ragazza. A peggiorare le cose ci sarebbe una versione dei fatti, fornita da Dani Alves, che avrebbe fatto infuriare la donna. Prima ha dichiarato di essere estraneo alla vicenda, poi di aver consumato, a suo dire, un rapporto consenziente, ma di non aver detto nulla per non deludere la moglie Joana.