Intervista con l’ex-portiere della Juventus Dino Zoff. Dalle ambizioni europee al caso Vlahovic, fino al futuro numero 1 dei bianconeri.
A poche ore dall’andata della sfida tra Juventus e Sporting Lisbona valida per i quarti di finale di Europa League, abbiamo fatto il punto sulla stagione dei bianconeri. Tra obiettivi alla portata e prospettive future, oltre ai casi che riguardano il digiuno dal gol di Dusan Vlahovic ed il futuro numero uno juventino, con uno che di portieri se ne intende: Dino Zoff, ex-estremo difensore proprio della Juventus, nonché ex-CT della Nazionale.
Che Juve arriva a questa sfida di Europa League?
Il pareggio all’ultimo dell’Inter in Coppa Italia e la sconfitta con la Lazio rischiano di minare il morale dei giocatori?
Non credo che siano demoralizzati da questi risultati. Ci saranno dei rientri importanti e credo che la voglia di fare bene in coppa si rivelerà determinante.
Dove può arrivare questa Juve in Europa League?
Da quello che sta facendo la Juventus in questo momento penso propria che possa essere tra le pretendenti per la vittoria finale.
E in campionato, al netto della penalizzazione?
Se resta la penalizzazione, penso a ridosso del quarto posto. Poi tutto è possibile, ma ad oggi la vedo difficile che arrivi tra le prime 4.
A proposito di morale invece, che succede a Vlahovic?
A ogni attaccante ogni tanto capita il periodo in cui le cose non funzionano. E’ successo a tutti.
Quale può essere una soluzione per farlo ritrovare? Magari qualche accorgimento tattico che lo agevoli maggiormente?
La Juventus fino all’altro giorno vinceva e ha messo insieme tanti buoni risultati. Penso quindi che la squadra fino all’ultima partita abbia fatto bene. Penso che Vlahovic stia attraversando un momento particolare, ma che questo possa finire da un momento all’altro.
Una domanda, extra-Juve: chi è il miglior portiere al mondo in questo momento?
E’ difficile, ce ne sono tanti buoni. Più o meno quelli di sempre. Qualcuno di questi è fuori per infortunio in questo momento, come Neuer per esempio.
Tornando alla Juve invece, il prossimo anno scadrà il contratto di Szczesny, che tra pochi giorni compirà 33 anni, fosse un dirigente della Juve su chi andrebbe?
Intanto c’è Szczesny, poi anche il secondo Perin penso possa dare buone garanzie. Poi starà alla Juventus valutare.
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