Il Napoli è Campione d’Italia ma lo scudetto è il punto di partenza: gli azzurri possono aprire un ciclo, ora quarto titolo e Champions
Lo scudetto della programmazione, della gestione oculata, dei talenti e di un lavoro certosino che ha portato il Napoli a giocare il calcio più bello in Italia. Da capitan Di Lorenzo al regista Lobotka, mente della squadra, fino ai calciatori che sono stati i piùà determinanti con i gol. Il riferimento, naturalmente, va a Kvaratskhelia ed Osimhen che hanno trascinato gli azzurri a suon di prestazioni e gol.
La nuova coppia del gol, i gemelli azzurri che stanno facendo sognare una città intera. Numeri impressionanti per il bomber nigeriano che, alla prima stagione senza infortuni gravi, ha messo in mostra il suo grande valore. Ben 22 reti in campionato per il bomber nigeriano, 12 per il georgiano che può sommare anche altrettanti assist, per una “doppia doppia” che ben esprime quanto sia stata l’incidenza sul tricolore dei due.
Un’intesa, quella tra Kvara ed Osi, plasmata sui campi di Dimaro in primis e Castel Volturno poi, da Luciano Spalletti che più di tutti aveva intuito il potenziale dei due fenomeni. E già a partire da Ferragosto hanno iniziato a far scintille, poi all’inizio del 2023 un vero e proprio show, tra la cinquina rifilata alla Juve e le reti del 77 al Sassuolo ed all’Atalanta.
Napoli, la vittoria come punto di partenza: si può sognare
“Spalletti è un grande allenatore, merita questo scudetto e voglio godermelo con lui ed i miei compagni; ricordo quello che ci disse ad inizio stagione” ha ammesso Osimhen a margine della gara contro l’Udinese. E non è un caso che lo stesso attaccante abbia segnato il gol scudetto, il suo numero 22. Una firma che più autorevole non si può, perché è stato il protagonista assoluto, insieme a Kvara.
Lo scudetto, però, non è l’apice di questo Napoli ma può essere il punto di partenza; Il ds Giuntoli, insieme ai suoi uomini mercato, ha costruito una squadra vincente e soprattutto giovane, nel corso degli anni con i soli innesti di Kim e Kvara – oltre ad Olivera – in questa stagione.
E’ anche il Napoli di De Laurentiis e proprio ieri il patron ha rilanciato ancora, dal prato del Maradona, aperto con i maxischermi per i tifosi azzurri. Ora la caccia è al quarto scudetto ed alla Champions League, il vero pallino del patron fin da quando acquistò la società nel 2004.
Il Napoli può continuare a vincere, proseguendo questo ciclo aperto nella scorsa stagione, con l’arrivo di Spalletti in panchina ed un terzo posto dopo aver a lungo assaporato la possibilità del tricolore. La programmazione – vedi l’acquisto di Kvaratskhelia anticipando la concorrenza – è il piatto forte del club azzurro. Servirà seguire la strada tracciata dal patron, con un lavoro frutto di programmazione che ha fin qui contraddistinto il club.
“Dobbiamo fare in modo che la festa eccezionale non lo sia più, ma diventi una regola l’essere competitivi ai massimi livelli“, così si è espresso il sindaco Manfredi in un’intervista al Corriere dello Sport, in cui ha annunciato come a fine stagione si siederà attorno ad un tavolo con il patron De Laurentiis per l’operazione Maradona, con lo stadio da rinnovare per renderlo un vero e poprio gioiello, adatto ad una squadra Campione d’Italia.
