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AVV. GRASSANI: “JUVE, ECCO DI QUANTO POTREBBE ESSERE LA NUOVA PENALIZZAZIONE”

L’avvocato Mattia Grassani è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT 

“ECCO DI QUANTO POTREBBE ESSERE LA NUOVA PENALIZZAZIONE” – “Complessivamente stiamo parlando di un corpo motivazionale di 75 pagine posto dal Collegio di Garanzia del Coni, il massimo organo di giustizia sportiva in Italia. La lettura della questione è di una decisione non lieve. Piuttosto di una motivazione che ripercorre seppur annulla con rinvio gli stessi passaggi della Corte Federale d’appello della FIGC perché si parla ripetutamente di sistema teso ad alterare le valutazioni dei giocatori, si parla di preordinata attività che con pervicacia ha modificato i valori di bilancio della società Juventus. La lettura è quindi di sostanzialmente conferma dell’approccio che la Corte federale d’Appello presieduta dal dottor Torsello aveva già dato nei confronti del club, di un riconoscimento attraverso la conferma delle sanzioni inibitorie inflitte ai quattro manager principali della Juventus Agnelli, Paratici, Cherubini e Arrivabene. In merito all’impatto che questa decisione potrà avere sul nuovo giudizio che da qui a breve verrà celebrato è un discorso di dosimetria, di riparametrazione delle penalizzazione della Juventus e dell’inibizione ai 7 componenti del cda privi di deleghe di potere di firma per il quale c’è stato l’annullamento con rinvio. Dire oggi quale potrebbe essere uno standard sanzionatorio che la Juventus si può aspettare non è esercizio di facile maniera. Nella decisione che abbiamo appena citato c’è un richiamo alla richiesta che Chiné ha fatto nel corso del giudizio endofederale. Ricordiamo che chiese 9 punti di penalizzazione, che poi divennero 15. Posso ipotizzare, ma con un ventaglio ampio, una sanzione che abbia 9 punti come punto di arrivo e un margine di errore in eccesso o difetto di uno o due punti”.

“ECCO COME FUNZIONA IL PRINCIPIO DI AFFILITTIVITA’ – “L’afflittività non tiene conto delle conseguenze patrimoniali ed economiche. Il codice di giustizia sportiva non prevede questo tipo di riferimento. Anche perché il riconoscimento di questa divisione di montepremi avviene a livello di Lega. In base ai proventi ha stabilito attraverso delibere di assegnare alla vincitrice una certa parte del montepremi e così a scendere. Per afflittività la giustizia sportiva ha ritenuto una posizione in classifica che determini comunque un patimento, e quindi un peggioramento per quanto riguarda gli obbiettivi stagionali. Facendo un esempio concreto, l’organo di giustizia che è stato investito dal Collegio di garanzia del Coni dopo l’annullamento con rinvio della sanzione alla Juventus il primo argomento che tratta è “Questo comportamento merita una sanzione in termini di penalizzazione?”. Se la risposta è si, andiamo a determinare in base alla dosimetria di cui abbiamo parlato prima e qualora, sempre ragionando per esempi, la sanzione ritenuta equa fosse 9 punti, quella chiesta da Chiné, l’organo di giustizia irrogherà 9 punti indipendentemente da campionato in corsa o meno. Poi andrà a verificare se questi punti determineranno la perdita di una posizione utile o per la Champions League o Europa League. In caso di risposta negativa, ecco che a quel punto scatterebbero nella stagione 2023/2024. Qualora fosse eccessivamente incidente sul risultato finale ottenuto nella stagione 2022/2023 ecco che verrebbe inflitta in questa stagione. Ciò a campionato in corso, ma anche a campionato terminato purché non siano già scaduti termini per la presentazione delle squadre alla Uefa”.

“LA RECIDIVA VIENE CUMULATA” – “La commissione di illeciti dello stesso status (recidiva ndr) se commessi all’interno della stessa stagione impedisce al deferito di usufruire di trattamenti agevolati, che sono patteggiamento post deferimento o patteggiamento ante deferimento. Se io vengo privato della possibilità di usufruire di trattamenti agevolati perché sono recidivo se i comportamenti sono stati commessi in un lasso di tempo ravvicinato godono del beneficio della continuazione. Ci deve essere una sostanziale riduzione delle pene seguenti alla prima. Il codice di giustizia sportiva del criterio di applicazione della continuazione nulla dice perché è poco più di 100 articoli. Si applicano i principi generali del diritto processuale e penale, Si parte dal reato più grave e poi si forma una sanzione unica, tenendo conto che il reato più grave poi comanda le altre”

“30 GIUGNO NON È LA DATA LIMITE PER LA DECISIONE” – “Il 30 giugno non è uno spartiacque per qualunque tipo di decisione che gli ordini di giustizia sportiva dovessero adottare. Ricordiamoci che nel 2006 la retrocessione della Juventus e una penalizzazione impattante sulla classifica del Milan venne presa tra la fine di Luglio e l’inizio di Agosto in tempo utile però perché la Uefa potesse registrare le istituzioni richieste dalla FIGC. Se i 9 punti fossero bastevoli per determinare un’afflittività nei confronti della Juventus nella stagione 22/23 ed eventuali altri punti cambierebbero relativamente quei punti andrebbero a pesare nella stagione 23/24”

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