L’allenatore dei Blancos Carlo Ancelotti non ha accettato il gol del definitivo 1-1 di De Bruyne: cos’è successo.
Real Madrid-Manchester City, primo atto di una semifinale ad altissima tensione, si sta portando dietro qualche polemica. Normale che, quando in palio c’è una finale di Champions League, anche i minimi dettagli possono giocare un ruolo cruciale. E questo porta a spiegare il fastidio che sta accompagnando il leader calmo Carlo Ancelotti, il cui gol del pareggio di De Bruyne non è proprio andato giù.
“Era fuori, sì era fuori. Non lo dico io, ma la tecnologia” ha più volte ripetuto il tecnico italiano, cercando un’ulteriore tesi per argomentare il suo punto di vista. Il riferimento è ovviamente all’azione del City che ha portato al gol del definitivo 1-1 del centrocampista belga. Qualcuno menziona il fatto che, le immagini della giocata incriminata, in Spagna, non siano state trasmesse. Eppure Carletto dice di averle viste, addirittura in 3D.
Dopo la rete di De Bruyne è infatti scoppiato il finimondo, con i giocatori del Real a protestare e lo staff in panchina, munito di tablet, a trovare subito conferma dei propri sospetti. Questione conclusa con Ancelotti inferocito e la conseguente ammonizione. Diversi esperti hanno spiegato che le telecamere non sono presenti sulle linee laterali, ma solo sul fondo. La realtà, però, è un’altra: il Var non è semplicemente potuto intervenire perché l’intervento di Camavinga e la successiva perdita di possesso hanno dato vita ad una seconda azione.
