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VIERCHOWOD: “PIOLI O INZAGHI? SCELGO IL PRIMO. TERREI IL VAR SOLO PER IL FUORIGIOCO”

Tra Inzaghi e Pioli Vierchowod sceglie il secondo

Pietro Vierchowod, ex giocatore, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.

Tra Inzaghi e Pioli Vierchowod sceglie il secondo
Vierchowod: “Scelgo Pioli, Inzaghi deve ancora vincere”.

“AD OGGI SCELGO PIOLI” – “Pioli ha vinto il campionato, poi vediamo. Quando Inzaghi vincerà qualcosa di importante come un campionato potrò scegliere lui, ma io scelgo chi ha vinto. Arrivare in finale non è vincerla, il Milan comunque era impronosticabile in semifinale e comunque ci è arrivato, ha vinto uno Scudetto, scelgo intanto chi ha vinto prima, poi vedremo cosa farà Inzaghi”.

“SENZA ACCESSO CHAMPIONS PIOLI POTREBBE ESSERE CAMBIATO” – “Se trovassi un altro allenatore che mi dà buone garanzie posso pensare di cambiare, se non entri in Champions ed esci in semifinale l’annata è andata male. O cambio 20 giocatori, difficile, o cambio il tecnico. Non mi sembra un ciclo finito. L’anno scorso sono stati bravi, ma anche fortunati, quest’anno lo sono stati meno e ha avuto un po’ di infortunati in più”.

“TERREI IL VAR SOLO PER IL FUORIGIOCO” – “Io il VAR lo metterei solo per il fuorigioco, lo abolirei per il resto, chi controlla chi controlla il VAR? A chiamata forse sarebbe più equo. Questi qua decidono quando è rigore o non è rigore dopo tre minuti in cui magari c’è stato un gol, perché non fermare subito l’azione? Che poi per te può essere fallo, per l’arbitro in campo può non essere fallo. Devi anche un po’ aver giocato per aver valutato i contatti. Poi allo schermo quando prendono le decisioni, come decido se quell’episodio da una parte è da rosso e dall’altro no? Se tu mi segnali un fallo che per me arbitro in campo non è fallo come si decide? Ho visto l’occasione della Juventus contro il Napoli. Con le chiamate così metti in difficoltà l’arbitro, l’80% dei rigori di oggi non li fischierei, per esempio quelli dei falli di mano con le mani dietro la schiena”.

“L’ASSENZA DI BENNACER PER IL MILAN È UN PROBLEMA” – “Il problema in mezzo al campo è che al Milan mancherà Bennacer che è la mente del centrocampo del Milan. Senz’altro i rossoneri non potranno aspettare nell’entrare in partita, è una gara che andava preparata da domenica e forse con lo Spezia hanno perso anche perché la testa era ad oggi, non potrai fare la fine dell’altra volta dove in dieci minuti hai perso la partita. Non potrà essere facile come all’andata per l’Inter”.

“DO AL MILAN IL 40% DI CHANCE DI PASSARE” – “Al Milan do il 40% di possibilità di passare, 60 per l’Inter. Faccio tifo inevitabilmente per il Milan avendoci giocato, gli do una speranza”.

“CON LEAO LE COSE CAMBIANO” – “Leao due uomini li salta sempre e ti porta in superiorità numerica, se giocherà e farà vedere quello che ha mostrato durante l’anno potrà cambiare qualcosa, perché mette i difensori in difficoltà e aiuta così chi gioca in mezzo all’area. Non potrà fare tutti i minuti al top, ma per quanto ne avrà dovrà fare la differenza. Pobega? Un giocatore più incontrista centra poco con Bennacer, anche se devi fare di necessità virtù perché ti manca un pezzo importante”.

“PESANTE LA PERDITA DI KESSIE” – “Secondo me sì Kessie ha pesato, recuperava tanti palloni, era perfetto per il gioco del Milan”.

“IL MILAN ALL’ANDATA NON È MAI STATO IN PARTITA” – “Serve un lavoro mentale. Ero a San Siro a vedere la partita e il Milan mi ha fatto una brutta impressione perché in pratica non è mai stato in partita. Arrivava sempre in ritardo sulla palla, in mezzo al campo l’Inter ha sempre fatto quello che ha voluto. Speriamo che Pioli in una settimana sia riuscito a far capire ai giocatori l’importanza della partita. Se perdi questa partita non hai altre possibilità perché in campionato non è che sei messo molto bene. Sarà importante per loro sbloccarla subito, un gol nel primo tempo senza subire niente sarebbe già una grande prova. Dovrai stare bene fisicamente, perché l’Inter sta benissimo fisicamente, il Milan in questo momento invece no, servirà dare il 110%”.

“TESTA E GAMBE VANNO DI PARI PASSO” – “La testa e le gambe vanno di pari passo, se sei pronto mentalmente trovi la forza, se mentalmente non sei pronto non troverai la forza fisica. Quando mentalmente non ero preparato, raramente, mi trovavo in difficoltà, con un gol subito il Milan si metterebbe in posizione ottimale perché mettere pressione all’Inter”.

“DZEKO, LAUTARO E LUKAKU HANNO FATTO QUELLO CHE VOLEVANO” – “Ho visto la partita all’andata, sia Dzeko che Lautaro hanno creato difficoltà, strano perché di solito Tomori e Kalulu quando gli ho visti hanno fatto bene. Dzeko, Lautaro e poi Lukaku hanno fatto quello che volevano, il centrocampo ha fatto poco filtro”.

“RONALDO OGGI ANDREBBE A NOZZE CON QUESTE DIFESE” – “Se Ronaldo giocasse adesso non so quanti gol farebbe perché con la sua velocità e la sua tecnica era incredibile, veramente forte. I difensori attuali che prendono gol a bizzeffe gli permetterebbero di andare a nozze”.

“SENZA IL CENTROCAMPO I DIFENSORI FANNO FATICA” – “Ora che il centrocampo lascia un po’ a desiderare Thiaw e Tomori fanno un po’ di fatica, prendete anche l’Inter, ha Lautaro e Dzeko, ma senza un centrocampo a supporto vedono pochi palloni. Penso anche alla mia esperienza, quando eravamo io e Tassotti per esempio eravamo fortissimi, ma senza l’aiuto del centrocampo prendevamo gol comunque”.

“LEAO NON LO DEVI LASCIAR PARTIRE” – “Non devi farlo neanche partire Leao, devi stargli vicino, fargli sentire la mano, spingerlo leggermente. Se parte inevitabilmente devi chiedere il raddoppio a un compagno. Secondo me se blocchi la fascia con Theo Hernandez e Leao per il Milan si fa dura, perché non hanno molte alternative”.

“STUDIAVO GLI ATTACCANTI AVVERSARI CON LARGO ANTICIPO” – “Anche ai miei tempi c’erano arbitri che dialogavano e altri che, come alzavi il dito, ti ammonivano, qualcuno permetteva di fare qualche fallo in più altri no. Più che loro devi conoscere gli avversari e lì studiavo con largo anticipo, non arrivavo al sabato o domenica mattina e poi dovevo incontrare per esempio Van Basten. Tra lui e Ronaldo? Due giocatori diversi, in quell’Inter era più adatto Ronaldo, andavano spesso in contropiede e non lo fermavi. Il Milan faceva più gioco, quando lo dovevo marcare in mezzo all’area lui tornava a centrocampo per prendere palla e faceva entrare gli altri, era una soluzione in più per loro”.

“BRUNO CONTI FACEVA QUELLO CHE VOLEVA CON LA PALLA” – “Bruno Conti era difficilissimo da marcare perché con la palla faceva quello he voleva, ti saltava come voleva. Ha sempre fatto grandi prestazioni anche in nazionale, come al Mondiale del 1982”.

“UN PUBBLICO COME QUELLO DELL’OLIMPICO TI TRASCINA” – “Poteva finire in modo diverso, ma con il pubblico così è sempre bello giocare, è veramente l’uomo in più. Ho visto anche la partita di prima, Roma-Inter, con 70 mila persone. Avere un pubblico che ti trascina così è la cosa più bella per un giocatore, tutta la Curva Sud ha osannato la Roma anche se aveva perso, un tifo così non l’ho mai trovato”.

“PIU’ SICURO AI RIGORI CONTRO L’AJAX CHE NEI SUPPLEMENTARI DELLA SAMPDORIA” – “Non pensai niente con quel gol del pareggio dell’Ajax, avevamo trovato tante occasioni e la squadra nostra era più forte, per quanto ci fossero giocatori forti anche di là che poi sono arrivati in Italia. Ero più sicuro in quei calci di rigore lì che nei tempi supplementari del ’92 con la Sampdoria”.

“IL NAPOLI È RIMASTO CONCENTRATO TUTTO L’ANNO” – “Il Napoli ha fatto benissimo, è rimasto concentrato tutto l’anno, per vincere lo Scudetto devi restare concentrato tutto l’anno e in quello il Napoli è stato molto bravo”.

“NON BASTA CHE GIRI TONALI” – “Origi gli ho visto fare qualche partita, ma gol non ne ho visti. Tonali? Può giocare anche bene, ma se la squadra non partecipa per lui si fa difficile. Se un grande giocatore va in una squadra mediocre anche il grande giocatore fa fatica. Lobotka fa girare il Napoli, che però ha Osimhen, Kvaratskhelia, giocatori importanti a centrocampo, il Milan ha Tonali in mezzo in questo momento e basta”.

“DIAZ SOFFRE LA FISICITA’ DELL’INTER” – “Il 4-2-3-1 gli fa fare il tipo di gioco che gli dà più soddisfazione, quando un allenatore si trova bene con un tipo di gioco difficilmente cambia. In questa partita potrebbe anche cambiare qualcosa Pioli, oggi è da dentro o fuori devi fare due gol. Anche perché in campionato sei in ritardo. Brahim Diaz? È forte, ma con giocatori fisicamente strutturati come quelli dell’Inter fa fatica”.

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