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RAVANELLI: “CREDO CHE ALLEGRI POSSA LASCIARE. PER LA JUVE SOGNO LUIS ENRIQUE”

Fabrizio Ravanelli, ex attaccante, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.

“ALLEGRI, ECCO IL PERCHE’ DELLE SUE PAROLE” – “Le ho sentite in diretta le dichiarazioni di Allegri. Credo che siano parole che lasciano diverse interpretazioni. Secondo me due: una che lui credo possa lasciare la Juve da ciò che ha detto. Sono state parole forti, pesanti. Un po’ a far capire alla società come sia stato solo nella gestione tecnica e societaria. Da parte sua c’è stato un dispendio di energie incredibile, e di conseguenza anche errori tecnici e di valutazione che lo hanno portato a non fare scelte giuste. La seconda interpretazione è che abbia detto “Sono stato un parafulmine non per colpa mia, vediamo di mettere i puntini sulle i e tornare a fare l’allenatore”. Non so se abbia avuto colloqui direttamente con Elkann, che già ha altri problemi ad iniziare dalla Ferrari. Oltre al suo lavoro per il discorso sportivo i risultati non stanno arrivando. Ci sono state scelte sbagliate sia in Formula 1 che in Juventus. Annata deficitaria da parte della Juventus, la Ferrari sta andando male. Non so se Allegri abbia avuto colloqui con John per fare il punto della situazione. Fare l’allenatore e occuparsi dei problemi societari non è mai facile. Ti toglie lucidità. Allegri non vuole essere con la forza e le vittorie che ha avuto nel passato il parafulmine e venire criticato da tutti. Io la interpreto così. Se abbia fatto bene o male non lo so, ma anche lui ha i suoi punti forti e deboli come ogni persona. Ieri ha tirato fuori quello che da tanto tempo voleva tirare fuori”. 

“PRIMA DI ALLEGRI SERVE UN DIRETTORE” – “Quando vai a costruire una società non puoi partire dall’allenatore. Devi ripartire da un direttore generale. Bisognerà vedere se arriverà Giuntoli o un’altra persona, e se questa persona vuole sposare il progetto con Allegri. Se dovesse arrivare non penso che arrivi e riparta dalle persone della prima gestione. Io farei un passo indietro prima di pensare ad Allegri. Guarderei prima ad un direttore generale, che poi sceglie l’allenatore. Non posso scegliere l’allenatore e poi il direttore, sarebbe un autogol clamoroso”.

“ECCO COSA MI HA DELUSO DI MAX” – “La Juventus nelle ultime tre partite quando c’è stata la penalizzazione si è detto che ha subito un contraccolpo così forte da aver perso le partite contro Empoli e Milan in malo modo. Io dico che da calciatore della Juventus quelle situazioni non è che ti abbattono, ti fanno uscire il fuoco e la cattiveria e quando entri in campo mangi l’avversario. Non entri demoralizzato. Dimostri che i nove punti sono sbagliati e demolisci l’avversario, con tutto il rispetto. Non è avvenuto, ed è questo che rimprovero a Max e ai giocatori. Nelle ultime tre partite mi aspettavo una Juventus diversa. Contro l’Empoli c’è stato un atteggiamento di resa. Questo nella storia della Juventus non si è mai fatto. Ci sono state spesso ingiustizie anche in altre squadre, questa è stata particolarmente grande e i giocatori ci son stati male ma avrebbero dovuto far vedere cosa è la Juventus”.

“GIUNTOLI-LUIS ENRIQUE COPPIA VINCENTE” – “Se dovesse andare via Allegri l’allenatore dei miei sogni sarebbe Luis Enrique. Lo vorrei tanto in Italia. Gli vorrei dare tutte le possibilità del mondo. Anche se la Juventus ha sempre funzionato con allenatori italiani, mentre gli stranieri raramente hanno fatto bene. Ma sono innamorato di questo allenatore, per come giocava la Spagna e il Barcellona. E’ stato un grande giocatore, ha empatia, ha una relazione incredibile con i giocatori. Riesce ad essere un comunicatore incredibile e le sue squadre giocano bene. Non ci pensa un secondo a fare giocare i giovani. Ha tutte le caratteristiche per aprire il ciclo. Per affiancarlo è logico che visti i risultati di quest’anno il migliore penso possa essere Giuntoli. A me piace tantissimo. Sarebbe un’accoppiata vincente”.

“L’ADDIO DI MALDINI SAREBBE UN AUTOGOL” – “L’addio di Maldini sarebbe un autogol da parte del Milan. Credo che lui e Massara siano un binomio vincente. Sono state messe in campo competenza, professionalità e carisma da parte di Maldini. Paolo è il Milan. Su un possibile arrivo alla Juventus dico che se non dovesse ricucirsi lo strappo credo che un personaggio come Maldini sarebbe adatto a qualsiasi società. E’ talmente competente, educato e intelligente che starebbe bene pure nell’Inter. Perché no alla Juve? Tutti vorrebbero averlo”.

“SE PARTE VLAHOVIC SERVE AVERE L’ALTERNATIVA PRONTA” – “Prima di cedere Vlahovic, Moggi e Boniperti insegnano ad avere l’alternativa pronta. Come responsabile dell’area tecnica appena sento voci di mercato mi tutelo. Quando hai giocatore che richiama le sirene da altre parti devi avere un sostituto. Certo Vlahovic in questa Juventus ha sofferto. Per problemi fisici e anche di situazioni e ambiente ha fatto fatica a trovare continuità di gol e prestazioni. Ma un giocatore del genere lo puoi anche aspettare. Ti ha fatto vedere cosa vale. Ma molto dipenderà da allenatore e direttore. Non è facile oggi pensare già ai giocatori con tante cose in ballo “. 

“LA REGGIANA SEMPRE NEL MIO CUORE” – “Sono stato benissimo alla Reggiana. Mia moglie è di Reggio Emilia, ricordo con tanto affetto quei momenti li. E’ stato il calcio che mi ha lanciato. L’allenatore (Marchioro ndr.) mi ha migliorato tantissimo e fatto allenare tantissimo. Credo sia uno degli allenatori più competenti mai avuti nella carriera. La Reggiana ha un posto nel mio cuore non solo per avermi lanciato nel grande calcio ma anche per avermi fatto conoscere mia moglie”.

“IBRAHIMOVIC E’ UNICO” – “Ibrahimovic è un calciatore unico e incredibile. E’ stato un giocatore straordinario da prendere come esempio. E’ la dimostrazione alla passione nel calcio ci vuole personalità. Lui credo che tutto possa migliorare. Ho avuto la possibilità di conoscerlo da avversario quando allenavo. E’ un ragazzo incredibile. Oltre ad essere determinante distruggeva gli avversari nel tunnel col suo carisma. Ha dominato in tutti i campionati, ma in Francia incuteva veramente terrore. Mi spiace non abbia vinto il pallone d’oro. Lo avrebbe meritato. Pagherei per andarci a cena. Sono convinto che uscirei arricchito dalla sua mentalità. Potrebbe dare tanti spunti per migliorare, anche nella quotidianità. Quello che ha fatto è stato decisivo per la vittoria dello scudetto”.

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