Milan, è rivoluzione totale: addio a Maldini e Massara, arriva una nuova dirigenza. Svelato anche il ruolo di Stefano Pioli
Un vero e proprio terremoto. In casa Milan è pronta una rivoluzione che sta nascendo in queste ore che vedrà l’addio – stavolta sembra definitivo – di Paolo Maldini. Oltre un quarto di secolo con i colori rossoneri difesi prima da calciatore e poi come dirigente per l’ex difensore che sta per salutare dopo le ultime frizioni con la proprietà.
I rapporti con Cardinale non sono mai stati idilliaci, fin dal momento del closing tra Elliott e RedBird e l’ultima stagione, con il rendimento in campo dei nuovi acquisti, è stata di fatto la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E così nell’incontro di ieri tra il patron e Maldini, anziché porre le basi per la nuova stagione, si è arrivati alla conclusione dell’addio inevitabile.
Il dialogo non è stato costruttivo e, anzi, cardinale si è convinto di come non sia possibile andare avanti insieme. La rottura è definitiva, la frattura insanabile e Cardinale è quindi pronto ad andare avanti senza il suo dirigente. Ma Maldini non sarà il solo ad andare via.
Milan, Maldini e Massara salutano: quale futuro per Pioli
Come dicevamo, è un vero e proprio terremoto in casa rossonera; è pronto a lasciare il Milan anche Ricky Massara, il braccio destro di Maldini, l’artefice dello scudetto numero 19 e della semifinale di Champions League raggiunta in questa stagione.
La rottura è arrivata anche e soprattutto per le visioni quasi opposte tra le due parti in sede di mercato. Maldini, per rinforzare la rosa, voleva puntare su calciatori di assoluta garanzia, da Berardi ad Aranutovic; Cardinale, invece, vuole rivalutare i talenti, puntando su giovani calciatori per poi rivenderli, situazione poco gradita a Maldini.
La rottura è stata causata anche da un mercato che non è stato soddisfacente nell’ultima stagione; il solo Thiaw è stata l’eccezione in mezzo a scelte sbagliate. De Ketelaere ed Origi non hanno mai dato il loro apporto alla causa ed hanno deluso ampiamente, Dest, Vranckx ed Adli mai utilizzati e ritenuti non pronti.
Già, ma chi prenderà il posto di Maldini come direttore tecnico? In casa rossonera non vi saranno più figure così identificative; via ad un vero e proprio lavoro di squadra, con maggiori poteri all’ad Furlani che sarà chiave nelle scelte strategiche ed anche Cardinale sarà molto più coinvolto.
Furlani, peraltro già decisivo nell’operazione del rinnovo di Leao con l’intervento sulla questione della multa con lo Sporting Lisbona, gestirà il mercato insieme a Moncada, l’attuale capo dell’area scout del Milan, in rossonero dai tempi di Elliott.
Moncada darà gli input necessari ma un ruolo chiave lo avrà anche Billy Beane, un vero e proprio esperto di guru-trading che potrà virare il mercato basando sui dati i calciatori da acquistare. La collaborazione è già attiva e si intensificherà sempre più.
E Pioli? Il tecnico al momento non rischia, anzi. L’allenatore è legato da un contratto fino al 2025 a 4,5 milioni di euro ed è molto stimato dalla prorietà. RedBird considera il tecnico l’uomo giusto per i rossoneri ed avrà sempre più poteri; non sarà un tecnico manager ma Pioli avrà una voce in capitolo maggiore sul mercato che sarà incentrato sugli under 25.
