L’ex presidente della Fiorentina Mario Cognigni parla ai microfoni di TvPlay.it e si sbilancia su Paulo Sousa, accostato al Napoli in queste ore.
Paulo Sousa ha incontrato Aurelio De Laurentiis ancora alla ricerca dell’allenatore giusto per sostituire Luciano Spalletti. Tanti i profili accostati alla panchina azzurra e il nodo ancora non si è sciolto. La data limite fissata dal presidente è il 27 giugno, entro il quale il Napoli dovrà avere un nuovo mister che si presenterà poi nei ritiri di Dimaro e Castel di Sangro.
Il colloquio tra il tecnico portoghese e il numero uno del club Campione d’Italia è avvenuto nella sede della Filmauro a Roma. La Salernitana vorrebbe proseguire con Sousa. Il presidente Iervolino ha anche già esercitato l’opzione di rinnovo del contratto del suo mister, che però si attiverà solo dal 20 giugno in poi. In questo lasso di tempo, meno di dieci giorni, l’allenatore ha la possibilità di liberarsi dal legame contrattuale con i granata al pagamento di un milione di euro. Certo, De Laurentiis ha già ribadito di non voler pagare alcuna penale “perché venire a Napoli non è un obbligo”. Tuttavia, un milione sembra essere alla portata della società azzurra, ma al momento non si è andati oltre un primo confronto faccia a faccia.
Paulo Sousa, però, è un allenatore apprezzato e con una carriera internazionale caratterizzata da alti e bassi. In particolare, ha avuto modo di vincere in Israele, Svizzera e Ungheria. In Italia, il miglior risultato l’ha ottenuto con la Fiorentina, quando il presidente Mario Cognigni decise di portarlo a Firenze dopo l’addio a Montella. E noi di TvPlay.it abbiamo intercettato proprio l’ex numero 1 viola per parlarci del tecnico portoghese.
L’allenatore della Salernitana può liberarsi dal suo contratto e diventare il successore di Spalletti. Raccoglierebbe un’eredità pesante, ma per Mario Cognigni ci saranno pochi problemi di ambientamento all’ombra del Vesuvio: “E’ una bravissima persona e un bravissimo allenatore”.
E in merito al trasferimento di Sousa dal Basilea alla Fiorentina, l’ex presidente viola – che prese il comando del club a seguito delle dimissioni di Andrea Della Valle – ricorda che “fu il direttore sportivo (Daniele Pradé ndr) a portarlo a Firenze. Lo ritenne adeguato e in effetti aveva ragione“. Insomma, tutto merito del diesse, che poi Commisso ha fortemente rivoluto nella sua dirigenza. Così, Sousa portò la Fiorentina in Europa League al suo primo anno in Toscana. In quello successivo, invece, la Fiorentina non replicò buone prestazioni e chiuse la stagione all’ottavo posto in classifica. Paulo lasciò così la panchina viola e proseguì in Cina.
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