Thuram all’Inter: ecco perché il Milan non l’ha acquistato. Il club rossonero ha perso il derby di mercato con i cugini sull’attaccante francese
Il Milan nel giro di qualche giorno è riuscito a far imbestialire come forse non gli riusciva da anni i suoi appassionati tifosi. In primis la mossa più impopolare di tutte, la rottura con annesso licenziamento del direttore generale Paolo Maldini e del ds Ricky Massara. Poi la maxi cessione agli inglesi del Newcastle per 70 milioni di euro e forse qualcosa in più del centrocampista Sandro Tonali, accanito tifoso rossonero fin dalla nascita.
Infine, la beffa di mercato rimediata dai cugini dell’Inter che hanno bruciato sul filo di lana i dirigenti milanisti per l’ingaggio a parametro zero di Marcus Thuram, ventiseienne attaccante francese figlio d’arte svicolatosi da Borussia Monchengladbach.
Proprio quando sembrava ormai fatto il trasferimento a Milanello del centravanti francese figlio del celebre ex difensore del Parma e della Juventus, Marotta e Ausilio hanno iniziato un pressing quasi asfissiante nei confronti del giocatore tanto da riuscire a convincerlo a preferire i colori nerazzurri a quelli rossoneri. Per chiarire alcuni dettagli del mancato ingaggio di Thuram jr da parte del Milan nel corso della diretta di TvPlay è intervenuto il popolare ex giornalista sportivo di Mediaset e acceso tifoso rossonero, Marco Pellegatti.
Il popolare cronista e aedo delle imprese più significative del Milan dell’era berlusconiana difende a spada tratta le scelte strategiche della nuova dirigenza che lavora agli ordini del proprietario del club, il manager italoamericano e grande capo del fondo RedBird, Gerry Cardinale: “Si tratta di una sessione di mercato differente dalle altre, i fronti aperti sono diversi e poi si cercherà di raccogliere i frutti delle semine sperando per squadra e tifosi di acquistare giocatori funzionali. Ci sono delle linee guida da seguire, la prima è che non si andranno a spendere 30/40 milioni per un singolo calciatore. Si cercherà sempre di trattare”.
“Gli ingaggi devono essere tutti sostenibili. Poi c’è la questione Morata che è comunque a parte, se accetta di scendere all’ingaggio di Leao si può fare. A quei tre giocatori iper si può dare un ingaggio da 5 milioni che è poi il motivo per cui è saltato Thuram. Il Milan – svela Pellegatti in un curioso retroscena – ha offerto 4,5 e Thuram ha detto no, alla fine è andato all’Inter a 6. La società ha fatto questa scelta anche per onestà nei confronti degli altri giocatori che hanno ingaggi più bassi“.
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