Stefano Bonacini, ex presidente del Carpi, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT
“GIUNTOLI HA SEMPRE LA GIOCATA IN MANO” – “Ha parecchie doti, non lo vorrei circoscrivere, ma a intuito è velocissimo, la giocata ce l’ha sempre in mano. In più è un gran lavoratore, ha avuto un figlio quindi magari le priorità sono un po’ cambiate, ci sentiamo un paio di volte a settimana, mi chiama lui, lo conosco bene, ha sacrificato tanto per i suoi traguardi”.
“PRENDE SCONOSCIUTI E POI TI PORTA I KIM E I KVARATSKHELIA” – “Potrebbe portare dei giocatori interessanti alla Juventus, magari anche sconosciuti, però poi porta i Kim e i Kvaratskhelia, il tempo gli ha dato e gli darà ragione”.
“CHI LAVORA CON GIUNTOLI POTREBBE FATICARE A STARE AL PASSO” – “Non credo avrà problemi, non vedo grosse difficoltà, piuttosto difficoltà potrebbero averle gli altri, è un uomo di competenza, che lavora h24. Non entro in merito in cose che non mi competono, sull’Allegri o non Allegri”.
“VIVO D’ALTRO, NON SONO SCHIAVO DEL CALCIO” – “Io vivo d’altro, non sono schiavo del mondo del calcio, se ci sarà la situazione giusta può essere però che io rientri”.
“IL MERITO È TUTTO DI GIUNTOLI” – “Per quanto riguarda dove è arrivato Cristiano il merito è suo, gli ho dato una possibilità di lavoro quando ancora non era direttore e non aveva ancora fatto questo passo. Ci siamo intercettati e siamo arrivati in A, ma il merito per questo traguardo è completamente suo, ero sicuro che sarebbe arrivato lontano”
“SE VUOLE PORTARE A CASA UN GIOCATORE IMPORTANTE CI RIESCE” – “Quello che ha voluto fare lo ha fatto negli otto anni di Napoli, se vuole portare a casa un giocatore lo porta a casa, chiaramente con dei budget da rispettare, Cristiano non ha difficoltà di questo tipo, se vuole convincere il grande giocatore ci riesce. Non voglio enfatizzare troppo la sua figura, ma il problema può essere per gli altri che devono stare al passo”.
“BISOGNA PRENDERE GIOCATORI FUNZIONALI PER IL TECNICO” – “Quando noi avevamo le risorse, chiaramente non da Juventus o da Napoli, mi diceva che dipendeva sempre da come imbastisci le operazioni, il mondo del calcio è pieno di giocatori, devi trovare giocatori con estro e consoni al gioco del tecnico, questa è la chiave di lettura corretta. Questa, secondo me, è l’attività giusta, quando avevamo Castori noi avevamo bisogno di giocatori magari meno bravi agli occhi degli addetti ai lavori, ma erano più congeniali al gioco del mister”.
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