Inter e Milan hanno inviato simultaneamente una nuova richiesta al Comune: il piano delle due società per conoscere il futuro di San Siro.
Il destino di San Siro è ancora un grosso dilemma. Da diversi anni Inter e Milan stanno portando avanti colloqui col Comune per trovare un accordo sullo storico impianto calcistico. Al momento però la situazione è ancora in stallo anche se le due società sono stufe di aspettare e simultaneamente hanno inviato un’altra richiesta ufficiale agli uffici del sindaco Sala.
E’ cominciata un’altra stagione in cui Inter e Milan giocheranno nuovamente le rispettive partite casalinghe a San Siro. Uno scenario che difficilmente cambierà a breve nonostante qualcosa continui a muoversi rispetto a questo dibattuto tema. L’ultima novità riguarda la scelta condivisa dei due club di appellarsi insieme al centro governativo per provare a sbloccare la situazione.
Non sarà semplice perché in questi casi i tempi sono molto lunghi e soprattutto per San Siro continuano a subentrare altre tipo di problematiche che rallentano ulteriormente la questione. Di sicuro prima o poi bisognerà prendere una decisione che potrebbe essere influenzata anche dalla preferenza degli stessi cittadini.
Mentre Inter e Milan sono concentrate sul testa a testa in campionato, le società sono molto impegnate fuori dal campo per provare a risolvere il nodo legato a San Siro. I club lavorano a stretto contatto per mettere pressione e chiedere garanzie al Comune che ha ricevuto una doppia lettera, con un giorno di distanza una dall’altra, dai suoi principali interlocutori.
Inter e Milan chiedono chiarezza sul futuro del loro stadio per capire come muoversi di conseguenze. Negli stessi giorni in cui i rossoneri hanno formalizzato al Comune di San Donato il progetto per un impianto da 70 mila spettatori, si aspettano risposte più certe riguardo l’attuale impianto.
E’ questa la volontà reciproca delle due società milanesi con i nerazzurri che spingono affinché si faccia il referendum cittadino. Una soluzione che alla fine direbbe cosa fare una volta per tutte senza posticipare l’argomento all’infinito. La palla passa ancora al sindaco Sala che dovrà scegliere una strada precisa da intraprendere, prendendosi la responsabilità da primo cittadino. I club infatti, non essendo i proprietari della strutta, sono soggetti ai vari passaggi governativi e non possono agire autonomamente anche se la loro idea di base è la stessa.
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