Grande Fratello, Alfonso Signorini risponde alle critiche e sbotta: “Le emozioni sono autentiche”

Il conduttore del Grande Fratello, Alfonso Signorini, ha risposto alle critiche ricevute dal reality: le sue parole.

La nuova edizione del Grande Fratello, condotto da Alfonso Signorini con doppio appuntamento su Canale 5, sta facendo molto discutere sui social. Al netto del nuovo corso “zero trash” voluto dall’AD Mediaset Pier Silvio Berlusconi, non sono mancati momenti molto criticati dai telespettatori.

Diverse le critiche arrivate al programma, mentre Alfonso Signorini – che ha rivoluzionato anche il cast in studio – è stato accusato di intervenire poco in alcune dinamiche molto contestate. come l’atteggiamento di parte del gruppo nei confronti dell’attrice Beatrice Luzzi. Ma non è tutto.

Le parole di Alfonso Signorini

Una delle critiche più accese al programma è arrivata sulla posta del settimanale Chi – diretto dallo stesso Alfonso Signorini – e riguarda in particolar modo le coppie nate nella casa più spiata d’Italia. Si legge: “Lo sguardo di Giuseppe tradisce una scommessa impossibile da vincere, mentre gli occhi di Beatrice l’illusione per una nostalgia d’amore per chi è avanti con gli anni. Questi reality sono fiction movie e dimostrano che la realtà virtuale di uno schermo è puro fake illusorio. I baci fra Beatrice e Giuseppe, lei a labbra strette per pudore e lui con poco trasporto per prudenza, lo testimoniano”.

Beatrice Luzzi GF
Alfonso Signorini risponde alle critiche su Beatrice Luzzi del GF – TvPlay.it

Dunque, si parla di Beatrice e Giuseppe che, in verità, negli ultimi giorni hanno avuto diversi screzi, anche se l’attrice non ha mai negato i suoi sentimenti nei confronti del concorrente “nip”. Il conduttore Alfonso Signorini ha difeso a spada tratta i due, con queste parole: “Le emozioni che prova Beatrice assicuro che sono autentiche. I suoi baci a Giuseppe non saranno appassionati come vorremmo, ma sono baci consapevoli, espressioni di un rapporto fatto di presente e non di futuro, un rapporto vissuto con maturità e disincanto”.

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