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Juve, il filotto è un’abitudine di Allegri: perché quest’inizio di campionato non deve ingannare

Allegri

I bianconeri hanno ingranato con una serie di risultati positivi ma il recente passato evidenzia come queste vittorie non debbano ingannare: l’analisi

La Juventus ha ingranato e con la vittoria di sabato sera sull’Hellas Verona ha messo a referto il quinto risultato utile consecutivo di questo campionato. Dopo la batosta subita al Mapei Stadium contro il Sassuolo, la truppa bianconera sembra essere riuscita a risistemare, in primis, la fase difensiva ritrovando quella solidità fondamentale per portare a casa punti e risultati. Chiesa e compagni si trovano ora al secondo posto in classifica alle spalle dell’Inter e nelle ultime due partite pre sosta Nazionali puntano a consolidarsi per proseguire nel sogno scudetto, considerato da molti come un obiettivo praticamente irraggiungibile.

E’ oggettivo sostenere che il cammino bianconero di questo avvio di stagione stia sorprendendo un po’ tutti. Il prossimo test contro la Fiorentina, in programma domenica sera al Franchi, sarà un bel banco di prova per capire come possono procedere gli obiettivi juventini del prossimo futuro. L’ambiente intanto si gode questo momento, con Max Allegri che è stato in grado, tra le mille difficoltà, di riportare la Vecchia Signora al primo posto almeno per una notte: un evento che non si verificava dall’ultimo scudetto vinto dalla Juventus, quando sulla panchina sedeva Maurizio Sarri.

Juventus, l’abitudine di Allegri e i possibili rischi

Andando però ad analizzare il cammino bianconero di questo avvio di stagione e arrivando a compararlo con quello degli ultimi due anni dal ritorno di Allegri in panchina, è evidente un dato: questo filotto di risultati positivi non è assolutamente una novità. Sì perché nel 2021/22 la Juventus partì a rilento nelle prime giornate, per poi ingranare con ben 16 risultati utili consecutivi, perdendo poi lo scontro diretto decisivo contro l’Inter di aprile e chiudendo il campionato al quarto posto in classifica. Ma non solo. Anche nella passata stagione, dopo un avvio disastroso tra Serie A e Champions League, Max riuscì a trovare la quadra a partire dalla trasferta di Lecce, infilando poi otto risultati utili consecutivi senza subire reti. Tra problemi giudiziari e casi extra campo, con conseguente penalizzazione, alla fine la Vecchia Signora ha chiuso fuori dall’Europa.

Allegri
Massimiliano Allegri – TvPlay.it

Uno scenario che si sta avvicinando a quello di questo inizio di campionato, dove la Juve è reduce da un filotto di cinque risultati positivi, tra l’altro senza subire gol. Come successo anche nelle ultime due stagioni a far svoltare la squadra è stata una ritrovata solidità difensiva. La storia, però, insegna che nonostante questi dati la Juventus, dal ritorno di Allegri, non è mai stata coinvolta fino alla fine in una possibile lotta scudetto. A queste fasi favorevoli sono poi seguiti cali di tensione e frenate clamorose che hanno sempre estromesso i bianconeri dai piani più nobili della classifica. E’ pur vero che quest’anno, senza le coppe europee, è probabile che la squadra riesca a essere più lucida ed energica, ma questi risultati non devono ingannare. Per capire a cosa potrà ambire la Vecchia Signora bisognerà aspettare ancora qualche mese, con buona pace dei tifosi che sognano di tornare a primeggiare dopo tre anni con poche luci e tante ombre.

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