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GARLANDO: “IBRA UTILE PER IL MILAN, MA SERVE EQUILIBRIO. LA JUVENTUS NON HA UN’IDEA DI GIOCO”

Garlando sul futuro di Ibrahimovic al Milan

Luigi Garlando, giornalista de La Gazzetta dello Sport, è intervenuto ai microfoni di TvPlay.

“PER INSERIRE IBRAHIMOVIC IL MILAN DEVE TROVARE UN EQUILIBRIO” – “Ibrahimovic nel libro ha confessato la paura per il futuro e questa è la cosa un po’ più inaspettata, forse nel ritirare sul Milan in difficoltà l’adrenalina la trova. Lui comunque ormai è un impero commerciale e non gli piace delegare, ma essere presente. Può curare sia il Milan che i suoi business? Credo sia questo il punto. Forse sì. In secondo luogo, bisogna trovare l’equilibrio in società. Il problema può essere che Pioli lo percepisca come il suo badante, cosa di cui non ha bisogno. Ibra poi è stato fondamentale nell’imporre una nuova cultura del lavoro, ma anche Pioli sa comunicare, non ha bisogno di un motivatore. Ibra può essere utile ma non deve calpestare troppo la professionalità di Pioli”.

“IBRA AIUTEREBBE NELLA GESTIONE DI THEO E LEAO” – “Non può fare la bandiera Ibra, deve avere un ruolo. Anche banalmente l’etichetta o la qualifica, direttore tecnico suonerebbe già come un’invadenza nei confronti di Pioli. Io vedo proprio la sua figura utile come era Maldini, confrontarsi non vuol dire accettare ordini da un altro, dal confronto Pioli può poi maturare decisioni. Poi da quando è andato via Maldini, per esempio, Theo Hernandez è un altro, quel vuoto lì c’è e questo Ibra può riempirlo. Leao uguale, c’è stata tanta polemica dopo che l’ho accostato a Balotelli. Però anche Ibra ha detto chiaramente che Leao è l’unico con cui non ha trovato un modo per comunicare perché vive in un mondo suo. Poi in terza fase il metterci la faccia, dopo il derby non c’è stato nessuno a metterci la faccia. A battere le mani sui vetri a Marassi sono buoni tutti, non può farlo un dirigente. Una persona della dirigenza che ci metta la faccia mi sembra serva”.

“LA JUVENTUS NON HA UN’IDEA DI GIOCO” – “Italiano può creare tanta difficoltà ad Allegri perché la Fiorentina ha giocate di gruppo codificate, la Juventus invece ha tante qualità individuali, ma con il possesso sembra sempre un po’ non sapere cosa fare, che serva un manuale per l’uso. Il Milan, secondo me, è la squadra che negli ultimi anni ha acquisito più identità, quest’anno l’ha conservata. Pioli ha confermato in blocco il gruppo di Parigi e nel primo tempo al Maradona ho visto un Milan a livello dell’anno scorso. Il Napoli ha le sue difficoltà ma non ha strappato via tutto, Garcia sta chiedendo qualcosa di diverso ma penso abbia conservato alcuni concetti. Vedo solo la Juventus in difficoltà sul piano del gioco, sarebbe la prima volta che vedo vincere uno Scudetto senza un’idea di gioco”.

“JUVENTUS E INTER HANNO OSTACOLI IMPEGNATIVI” – “Sono due ostacoli molto impegnativi. Anche per l’Inter, l’Atalanta ha le capacità per limitare l’Inter, ha trovato un centravanti che prima non aveva, in difesa sono più solidi, sono la terza difesa del campionato e trovare spazio alle sue spalle non è facile. Sarà un test impegnativo per Inzaghi. L’Inter è, secondo me, la squadra che gioca meglio, la più attrezzata, l’insidia per Gasperini è l’ora di gioco, per me il triangolo Koopmeiners, De Ketelaere, Ederson è a livello dell’Inter, che però ha più riserve. Frattesi in mezzo, Carlos Augusto e Cuadrado sulle fasce, può cambiare marcia. Per la Juventus mi aspetto sofferenza contro la Fiorentina che ha un’idea di calcio e davanti sta vedendo emergere pian piano Beltran”.

 

 

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