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Annamaria Bernardini De Pace, perché non difende più Totti in Tribunale contro Ilary Blasi? Dopo mesi la verità

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Mattia Senese

La nota avvocata divorzista, in principio, avrebbe dovuto difendere Francesco Totti, ma poi ha rinunciato: ecco perché.

Dopo un anno di frecciate social ed interviste durissime, la separazione tra Francesco Totti e Ilary Blasi è approdata in Tribunale. Si preannuncia una battaglia legale pesantissima, dati gli alti patrimoni dei due tra proprietà e altro. Nei giorni scorsi, però, Totti ha mandato un messaggio di pace alla sua ormai ex moglie.

Priorità dei due è certamente difendere i figli – Cristian, Chanel e Isabel – dal ciclone mediatico ma, come detto, la posta in gioco è altissima. Tanto che Francesco Totti aveva scelto come suo legale il noto avvocato Annamaria Bernardini De Pace, esperta divorzista. L’ex suocera di Raoul Bova, però, ha poi rinunciato, ma come mai?

Le parole dell’avvocato De Pace

Come accennato, Francesco Totti aveva scelto come suo avvocato difensore Annamaria Bernardini De Pace, ma poco tempo dopo la nota legale ha rinunciato alla sua difesa, come mai? Nel corso di un’intervista al magazine Sette, l’avvocato – pur non citando mai l’ex capitano apertamente – ha spiegato: “Ai miei clienti dico: voi grandi mi pagate, ma io difendo i vostri figli, non voi. Ho mollato un sacco di clienti rinunciando al mandato perché non rispettavano i loro figli”. E ancora: “È andata così perché c’era troppa gente intorno, io sono una prepotente e volevo comandare”.

Perché Annamaria Bernardini De Pace non è più la legale di Francesco Totti – (TvPlay.it / Instagram: @FrancescoTotti)

Sempre continuando a parlare della sua carriera, De Pace ha spiegato perché oggi sceglie di difendere principalmente gli uomini: “Sono loro le vere vittime. Quando ho cominciato a occuparmi del diritto di famiglia, nel 1987, le donne erano la parte debole: venivano trattate a qualsiasi livello sociale come baby sitter di lusso. Anche l’assegno che veniva dato loro era ridicolo, così a fine anni Ottanta ho sviluppato il concetto di tenore di vita che purtroppo l’anno scorso la Cassazione ha eliminato”.

E ancora: “Ma le donne nel frattempo hanno raggiunto gli uomini come capacità economiche. Quindi no ha senso che vengano gratificate di qualcosa che possono fare da sole. Ora devo proteggere la parte debole. In questo momento ho il 70% degli uomini come miei clienti perché voi non avete idea di cosa sono diventate le donne. Prepotenti, arroganti, furbe”.

Mattia Senese

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