KEVIN PRINCE BOATENG: “DE ZERBI MEGLIO DI GUARDIOLA. LEAO FORTISSIMO, MA BALOTELLI ERA UN FENOMENO”

L’ex giocatore Kevin Prince Boateng è intervenuto nella diretta di Vox to Box in onda su TvPlay

“BALOTELLI POTEVA VINCERE IL PALLONE D’ORO” – “Io amo Balotelli, per me poteva vincere tre volte il Pallone d’Oro. Aveva bisogno di uno come me ogni giorno o di persone che lo mettessero nella direzione giusta”.

“LEAO FORTISSIMO MA BALOTELLI ERA SUPERIORE”“Leao è fortissimo, Mario però era di un altro livello, era un fenomeno. Lui ha fatto vedere cosa poteva fare, ho giocato con lui e ho visto cosa riesce a fare quando è serio. Lo sappiamo tutti quello che poteva fare, poi non tutti riescono a giocare per tanti anni ai massimi livelli, ma per me, quando era al top, era nei cinque migliori attaccanti nel mondo”.

“IL GOL AL BARCELLONA CAPITA UNA VOLTA NELLA VITA”“E’ un gol sulla quale non ragioni e di cui non ti viene in mente in anticipo, semplicemente lo fai d’istinto e ti viene una volta. Il tiro era brutto, ma sono riuscito a segnare.”

“HO DECISO DI LASCIARE IL CALCIO A CAUSA DEI TROPPI PROBLEMI FISICI” – “L’ultimo anno ho giocato pochissimo, poi il calcio in Germania è molto fisico e di corsa. Ho avuto tanti dolori e infortuni e ho valutato che non fosse più il momento di continuare. Ho ragionato anche sul non voler togliere il posto a qualche giovane. Ero motivato e ho dato il massimo fino alla fine, ma mi sentivo di essere arrivato alla fine della carriera”.

“DE ZERBI E’ UN FUORICLASSE ED E’ MEGLIO ANCHE DI GUARDIOLA”“Se avessi avuto De Zerbi 10-12 anni fa il calcio sarebbe stato diverso. Per me è il miglior allenatore per i prossimi 20-30 anni. Ogni giocatore che ha riesce a migliorarli: dal secondo portiere all’attaccante. Ero con lui e a 32 anni mi sono sentito ancora più forte. Quando mi aveva chiamato il Barcellona mi disse che voleva rimanessi, poi sono tornato e si è prospettata la possibilità di andare alla Fiorentina. Gli è sempre dispiaciuto ma non mi ha mai messo ostacoli. Lui ti coinvolge molto, sapeva come trattarmi, come coccolarmi e stimolarmi. Cura veramente tanto il rapporto umano e per me questo è stato fondamentale. Meglio di Pep Guardiola? Dico di sì”.

“ALLEGRI E’ ELEGANTE E DISCRETO, LOTTERA’ PER LO SCUDETTO” “Quando c’erano le riunioni tecniche ai tempi del Milan con Allegri ci faceva ridere come parlava perché a volte non finiva le frasi. Alla Juventus non ha più i campioni di una volta, ma secondo me sta facendo un grande lavoro e lotteranno per lo scudetto. Non giocano la Champions e lui è incredibile come riesca a rimanere sempre calmo ed equilibrato anche nelle difficoltà. A me piace perché è molto elegante, serio e discreto. Nel calcio è così: più sei in alto e più ti insultano. Con lui non ci sono problemi, non si litiga e riesce sempre a incastrare tutto nel posto giusto. Anche se non gioca bene alla fine sta portando i risultati ed è quello che conta”.

“GIOCARE PER IL GHANA E’ STATA UNA SCELTA DI CUORE”Io e mio fratello siamo molto diversi caratterialmente. Io volevo giocare con la Germania, già nel 2006 il Ghana mi aveva chiesto di giocare con loro ma non me la sentivo. Nel 2009, invece, ho cambiato idea e ho optato per accettare la loro corte: è stata la scelta migliore della mia vita. Sono cresciuto in Germania ma mi è piaciuto conoscere tutta la mia famiglia e vedere il mio paese di origine. E’ stata una scelta di cuore. Quando giocai contro la Nazionale tedesca non era un momento facile, non ho dormito tutta la notte prima, c’erano tante polemiche e avevo anche litigato con mio fratello…”

“POTEVO ANDARE ALLO UNITED MA HO PREFERITO LO SCHALKE”“Il gol al Barcellona per me resta iconico, ma il momento più bello è stata quando ho vinto la coppa con l’Eintracht Francoforte. Rimpianti? Avevo la possibilità, dopo il Milan, di andare al Manchester United ma alla fine ho optato per lo Schalke 04 perché avevo voglia di tornare a casa”.

“GLI ULTIMI ANNI AL MILAN SENTIVO TROPPE RESPONSABILITA'”“Io sono arrivato al Milan che c’erano grandi campioni, poi dopo non avevano più le disponibilità economiche di una volta. Quando perdevamo eravamo colpa mia, quando vincevamo non ero mai abbastanza, diciamo che ero diventato il giocatore più rappresentativo della squadra e avevo troppe responsabilità. Poi hanno preso Balotelli: la prima volta che l’ho visto era con Galliani ed era vestito largo e con le collane, con tutti i tifosi che lo fermavano… lì mi sono detto che era il momento di andarmene”.

“MARADONA COME TALENTO PURO E’ INARRIVABILE PER CHIUNQUE” – “Messi e Maradona per me non si possono paragonare, erano tempi diversi. Se però parliamo di puro talento io dico Maradona, nessuno si avvicina a lui, poi Messi ha cambiato una generazione calcistica, ha spezzato record su record e in campo non sbaglia mai nulla. Io l’ho vissuto in allenamento e mi sono reso conto di non averci mai capito nulla di calcio fino a quel momento… Mbappé? Può arrivare ai massimi livelli, ma attualmente si prende troppe pause”.

“GIOCASSI ANCORA SAREI ANDATO ANCHE IO IN ARABIA SAUDITA” “Tanti sono andati in Arabia che avevano già vinto tutto o giocato grandi partite, di conseguenza con offerte importanti è giusto che siano state prese in considerazione. Se mi fosse arrivata un’offerta così a 32 anni io ci sarei andato, discorso diverso per i giovani. Il calcio è cambiato: prima era amore, ora siamo diventati numeri”.

“PER LO SCUDETTO TIFO MILAN” – “Io preferisco la Serie A che la Bundesliga. Non guardo tanto calcio, ma guardo soprattutto il calcio italiano. Io tifo Milan e spero che possa vincere lo scudetto”.

“IBRAHIMOVIC FORTISSIMO, BALOTELLI GLI SI AVVICINAVA”“L’unico che si avvicinava alle qualità di Zlatan era Mario. Quando Ibra calciava non aveva rivali, ma Balotelli gli si avvicinava”.

 

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