Cosa è accaduto davvero tra Barbara D’Urso e la Mediaset? A rompere il silenzio è un collega della conduttrice: la verità.
L’addio tra Mediaset e Barbara D’Urso è stato certamente uno degli eventi recente che hanno cambiato il volto di Mediaset. La conduttrice partenopea, dopo vent’anni, si è ritrovata senza alcun programma, dopo essere stata al timone di alcune delle trasmissioni più seguite e di successo del Biscione.
Le frecciate al vetriolo non mancano, da una parte e dell’altra, mentre il contratto della conduttrice napoletana scadrà tra un mese. Sul futuro di Barbara D’Urso c’è ancora un velo di mistero, anche se ha ammesso, recentemente, che presto tornerà in tv. Discovery+, La7 o Rai, di certo i suoi fan non aspettano altro.
La questione torna in auge ogni qual volta i numeri dello share di Pomeriggio Cinque creano un dibattito sui social. Mediaset ha riferito di valutare positivamente il lavoro di Myrta Merlino, ma la svolta sull’auditel non è arrivata da una parte, e dall’altra non è diventato il format di attualità e cronaca sperato.
Sulla querelle D’Urso – Mediaset si è espresso anche il giornalista ed ex conduttore di Studio Aperto, Claudio Brachino. Il giornalista è stato direttore di Videonews, il contenitore che si occupa dei programmi di informazione e attualità dell’azienda di Cologno Monzese. Nel 2017, fu proprio Brachino a ideare, insieme alla stessa Barbara D’Urso che ne assumerà la conduzione, il programma Mattino Cinque, la “risposta” di Mediaset a Unomattina di Rai Uno. Numeri importanti che spinsero Mediaset ad accettare la creazione anche di Pomeriggio Cinque, che passerà alla stessa D’Urso, sostituita a Mattino Cinque da Federica Panicucci. In seguito, il format verrà riproposto anche in prima serata con Domenica Live e Live – Non è la D’Urso.
Claudio Brachino, sulla vicenda, come riporta TvBlog, ha spiegato: “Ho un bellissimo ricordo di quella stagione. Fondammo un genere televisivo: l’infotainment, cioè l’incontro tra l’esperienza di tipo giornalistico classico e quella che viene dall’intrattenimento. Quel che mi dispiace più di tutto, oltre all’exit strategy di Barbara che però riguarda i suoi rapporti con l’azienda, è che si sia detto che allontanando lei finisce l’epoca del trash. Si è fatta confusione: Barbara, il trash e il genere dell’infotainment sono tre cose diverse. Barbara non corrisponde al trash; il trash è l’eccesso linguistico che può capitare in una stagione, ma a me l’equivalenza infotainment=trash non piace”.
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