Il decano dei procuratori conosce il tecnico rossoblù da ragazzo, lo gestiva lui ora lo fa il figlio: “Il segreto? I giocatori per lui farebbero di tutto e di più, come era per Mou all’Inter. E poi vanno ad allenarsi divertendosi”
Meglio di lui non lo conosce nessuno. L’ha quasi cresciuto come giocatore, l’ha portato in Italia e poi da lì Thiago Motta è diventato quel grande giocatore che ha fatto la fortuna prima del Genoa, poi dell’Inter e anche del Paris Saint Germain. E adesso come allenatore, grazie alle imprese che sta facendo col suo Bologna, è sulla bocca di tutti. Dario Canovi lo conosce come nessun altro, i due, poi, anche se adesso a gestirlo è il figlio Simone, sono legatissimi. Per Thiago non è il signor Canovi, ma sempre e solo Dario, quasi fosse un secondo papà. “Si siamo legati e ci vogliamo bene e lui si merita tutto questo – ha raccontato Dario Canovi a Tvplay.it -, anche perché prima da giocatore e poi adesso da allenatore, è sempre stato prima un grande uomo. E se non lo sei non vai da nessuna parte. Diciamo che ho avuto più di 500 calciatori nella mia vita da gestire e come Thiago non ce ne sono, la sua intelligenza sopraffina non ha uguali. Forse tra tutti quelli che ho avuto, forse Toninho Cerezo e Paulo Roberto Falcao erano e sono come lui, ma Thiago è il top. Una persona eccezionale, umile, nonostante tutto quello che ha fatto e che ha vinto. Ed è la sua forza“.
Pensare che l’estate scorsa, Canovi era stato quasi sbertucciato solo perché aveva detto che il “Bologna sarebbe stata la squadra rivelazione del campionato“, ed è vero e tutti ridevano. “Mi hanno chiamato perfino per dirmi: ma sei pazzo Dario, ma che stai dicendo? Adesso però mi stanno richiamando tutti, un0 per uno, potrei fare dei nomi importanti, ma lasciamo stare, io sono solo contento per Thiago, e ribadisco, magari passo per matto e ancora più matto, ma questo Bologna fino alla fine concorrerà per andare in Champions League, vedrete che sarà così. I giocatori per Thiago farebbero qualsiasi cosa e quando dico qualsiasi è qualsiasi. Li ha convinti che possono arrivare lontano e possono competere con chiunque, ma basta vederli in campo quello che fanno e come giocano. Ve lo ricordate il primo Orsolini? Guardatelo adesso, con che ferocia va dietro agli avversari e come torna a dare una mano in difesa e a sacrificarsi per la squadra, per il gruppo. E lo fanno perché Thiago è entrato nelle loro teste, è riuscito a trasmettere la sua incredibile voglia di vincere e di migliorarsi. Vogliamo parlare di Zirkzee? A Parma non la strusciava, sembrava un bidone, poi Thiago ci ha lavorato, mi aveva detto quanto fosse forte e quanto aveva da dare, lui ha una clausola di 40 milioni di euro, ma varrebbe molto, molto di più soprattutto se continua così e continuerà così. L’altra sua forza, di Thiago Motta intendo, è vedere come ha trasformato il patrimonio tecnico dei giocatori del Bologna, l’ha fatto lievitare. Vedrete, vedrete, per me fino alla fine lotterà per la Champions League”
“Thiago è un uomo e conosce i valori, se Saputo dà retta a lui, guarda che ti dico, potrebbe anche rinnovare…”
Per Dario Canovi, Thiago Motta è davvero come se fosse un figlio e a Tvplay.it rivela un retroscena, “tra me e lui c’è la promessa che prima che io muoia voglio vedere che guida una squadra che sta giocando la Champions, se fosse col Bologna sarebbe una cosa e una roba da scrivere nella storia. Sarebbe bellissimo, lui è stimolato, non certo per questo mio desiderio di vederlo in Champions prima di morire, magari un pochino, ma ci arriverà. E’ destinato a diventare una stella come Klopp e come Guardiola, e non to esagerando. Come loro sa bene dare un’anima alla squadra e un’identità tattica e mentale, ma si vede chiaramente. Tutti poi parlano di Bologna, ma si sono dimenticati dello Spezia che ha fatto un miracolo vero”.
Tanti parlano di Thiago Motta e lo stanno seguendo con attenzione squadra davvero importanti, si parla di Juventus anche ma Napoli, Roma e anche Lazio. “Ora non posso dire nulla e non c’è nulla, se ne occupa Alessandro, ma non date retta a niente – ha spiegato Dario Canovi a Tvplay.it -, non c’è nulla e non sta parlando con nessuno che non sia il Bologna. Saputo vuole il rinnovo e, vi dirò, non è così impossibile. Conosco Thiago e se la proprietà, che i soldi li ha e anche tanti, mette in mano un progetto importante a Thiago dandogli anche fiducia e un po’ di mano libera, lui ci rifletterà e potrebbe anche restare e rinnovare. A Bologna sta benissimo, non pensava di stare così bene. Potrebbe fare il Bologna quello che ha fatto l’Atalanta con Gasperini. A Thiago queste cose piacciono da matti. Lo ripeto, Thiago Motta è prima un grande uomo e poi un grande allenatore, lo diventerà grandissimo anche.