Superlega, dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea pronto il dialogo dei club “ribelli” con l’Uefa: in ballo 5 miliardi
La sentenza della Corte di Giustizia Europea sulla Superlega ha rivoluzionato il calcio europeo o, quantomeno, aperto nuovi scenari per quanto riguarda il calcio. Da Strasburgo sono stati chiari; non è possibile sanzionare club che intendono organizzare competizioni alternative e parallele a quelle organizzate da Uefa e Fifa.
Una bella vittoria per l’A22 probabilmente pronta a sedersi attorno ad un tavolo con i vertici di Nyon per ottenere le migliori condizioni possibili e, ovviamente, un vantaggio ancora maggiore. Se appare improbabile se non impossibile avere un calcio senza federazioni, è altrettanto facile immaginare come i club più potenti e prestigiosi siano pronti a dettare le loro condizioni.
Real Madrid e Barcellona, tanto per citare i due club ancora addentro alla Superlega, possono attualmente procedere senza alcuna intercessione e trovare interlocutori e sponsor adatti per un torneo parallelo. Nel progetto reso noto della nuova Superlega, si promettono fino a 5 miliardi di ricavi tutti nelle casse delle società e partite in streaming gratuite per tutti i tifosi.
La nuova Champions League che prenderà il via a partire dalla prossima stagione, garantirà 3,3 miliardi dei ricavi per i club, circa il 75% del totale di 4,4 che Nyon incasserà. Una differenza non da poco.
Superlega, il piano dei club “ribelli”: le parole di Reichart
