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“Parrucchieri e skin care”: Sara Gama rompe il tabù sul calcio maschile

Sara Gama, dopo il suo alla Nazionale femminile, ha rilasciato alcune dichiarazioni che hanno rotto un tabù sul calcio maschile.

Il calcio femminile, di fatto, in questi ultimi ha fatto dei grossissimi passi in avanti. Basti pensare che, finalmente, è diventato professionistico. Il boom è arrivato sicuramente anche grazie al quarto di finale raggiunto dall’Italia nel Mondiale del 2019.

Anche se nelle ultime sue due uscite le cose non sono andate bene. La nostra Nazionale femminile, infatti, è uscita al primo turno sia all’Europeo del 2022 che al Mondiale disputato l’anno scorso in Australia ed in Nuova Zelanda. Dopo questi ultimi risultati, di fatto, l’Italia ha subito l’avvicendamento in panchina tra Milena Bertolini ed Andrea Soncin. 

Tuttavia, al netto di queste eliminazioni così dolorose, la Nazionale è stata comunque fondamentale per dare luce al calcio femminile. L’assoluta protagonista dell’Italia è stata sicuramente Sara Gama. Proprio quest’ultima, che ha appena lasciato la selezione azzurra dopo 140 presenze, ‘ha rotto un tabù sul calcio maschile’. 

Sara Gama: “I calciatori vanno dal parrucchiere e si fanno le skin care. Il mondo è cambiato”

Sara Gama, esattamente ai microfoni ufficiali del quotidiano italiano ‘La Repubblica’, ha infatti rilasciato queste dichiarazioni: “Perché fa notizia che alcune giocatrici si truccano prima di una gara? I calciatori si pettinano, fanno varie skin care e vanno anche dal parrucchiere. Non si curano solo le donne”.

Sara Gama
Dichiarazioni di Sara Gama (LaPresse) tvplay.it

La giocatrice ha poi continuato il suo intervento: “Il calcio non è più solo uno sport, ma è ormai anche molta immagine. E’ cambiato il mondo, prima che lo sport”. Sara Gama ha poi commentato lo sketch delle sue compagne di Nazionale che, per omaggiarla, hanno indossato una parrucca riccia: “Lo racconterò per anni. Ci abbiamo scherzato tutto il tempo. A Coverciano, esattamente la sera dopo, abbiamo avuto un momento più intimo, nel quale ci siamo commosse”.

Le dichiarazioni di Sara Gama, dunque, si sono concluse così: Quando ho capito che il calcio sarebbe stato il mio mestiere? Quando a 16 passai al Tavagnacco e mi diedero 100 euro, mi sembrava davvero incredibile che mi pagassero per giocare. Erano comunque dei rimborsi spese, nella testa c’era sempre l’idea di fare altro”.

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