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FIFA, è tornata “la luce”: cambia la regola del fuorigioco

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Niccolò Matteucci

La FIFA sta valutando una nuova riforma del regolamento per il fuorigioco, un ritorno al passato, esattamente ai primi anni 2000.

Il calcio come ogni cosa evolve e le novità fanno sempre discutere. La FIFA e di conseguenze tutte le federazioni si adeguano alle nuove norme e poi dagli addetti ai lavori fino ai tifosi ci si divide su pro e contro. È avvenuto col var e continua inevitabilmente con tutte le implicazioni che comporta l’inserimento della tecnologia all’interno dello sport più amato.

Nel caso del fuorigioco quest’anno non sono mancate le polemiche dopo i casi in cui il fuorigioco semi-automatico, entrato da poco in vigore, ha fatto sì che venissero annullati gol in cui anche per questioni di pochi centimetri di una sola parte del corpi dell’attaccante risultasse oltre la linea del difendente. Una situazione che oggettivamente non va a creare un reale vantaggio per chi attacca e che ha alimentato parecchi malumori in tutto l’ambiente.

Ecco perché la FIFA si è sentita sollecitata a trovare una soluzione e si sta procedendo ad apportare una riforma che altro non è se non un ritorno al passato, nella fattispecie la regola cosiddetta della “luce”. Capiamo perché si chiama così, come funzionerà nel futuro e quale grande ex allenatore ne è il principale promotore.

Una volta si chiamava luce, ora è la “norma Wenger”

A caldeggiare in modo particolare affinché si ritorni al principio di fuorigioco in caso di “luce tra i corpi” è l’ex manager dell’Arsenal Arsene Wenger ora “capo dello sviluppo del gioco” per conto del massimo organismo del calcio mondiale. Non a caso la riforma, abbandonata nei primi anni 2000 e di cui si è ricominciato a parlare da almeno 3 anni, porterebbe il suo nome.

José Mourinho e un guardialinee durante la tournée in Giappone. (TvPlay.it)

Stando a quanto filtra invece dall’IFAB, International Football Association Board ovvero l’istituto che vigila sul regolamento del gioco del calcio e ha l’ultima parola in merito a possibili innovazioni, ha già iniziato da alcuni mesi ad effettuare dei test in alcuni tornei giovanili in Italia e in Svezia. Dai risultati si deciderà quindi se cambiare o no il regolamento nel febbraio 2025.

Qualora entrasse in vigore, la nuova regola prevederebbe che l’attaccante sia da considerare in fuorigioco solo nel caso in cui sia completamente oltre l’ultimo difendente. Tutto regolare invece nel caso che invece una qualsiasi parte del corpo risultasse in linea con una del difendente avversario. Un grande vantaggio quindi per gli attaccanti più veloci, mentre i difensori saranno inevitabilmente chiamati ad una maggior prontezza quando fanno salire la linea. Una cosa appare pressoché certa, questa riforma porterà sicuramente a vedere più gol.

Niccolò Matteucci

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