Il POV di Carugo Campi sulla Juventus va oltre il risultato positivo di Coppa Italia e mette a fuoco tutti gli atavici problemi bianconeri.
ZERO A ZERO IMPOSTO – “La peggior Juventus degli ultimi 10 anni batte la peggior Lazio degli ultimi 10 anni. Questo è il riassunto della gara di ieri, il cui emblema sono i fischi all’intervallo, dopo uno zero a zero imposto dalla decisione volontaria di Massa di annullare un rigore generoso per un fuorigioco inesistente.
Definisco generoso il rigore perché chi ha giocato a calcio sa che è impossibile prevedere se qualcuno alle nostre spalle tenterà di mettere la gamba tra noi e il pallone, al solo scopo di prendersi una pedata e reclamare la massima punizione. Nel mondo in cui tutto è rigore, non si può discutere, anche se la logica vorrebbe diversamente”.
DISCREZIONE E INTERPRETAZIONE – “Vuole diversamente Massa, che “interpreta” la deviazione di Patric come involontaria, a distanza di 24 ore dalla giocata volontaria che sblocca il risultato tra Inter ed Empoli.
Si continua con discrezione e interpretazioni che bene al calcio non fanno, quanto meno per chi auspica uniformità di giudizio. Non fatene una questione di squadre: va migliorato il protocollo e il regolamento per evitare sospetti e nulla più. Magari insieme a qualcuno che due calci al pallone li ha dati, perchè la sensazione è che chi prende le decisioni a calcio non abbia mai giocato”.
TRE ACCELERATE – “Detto questo, tornando alla partita, a livello offensivo segnaliamo tre accelerate: quelle di Vlahovic e Chiesa, che portano a due gol di caparbietà, e quella di Yildiz, che ha fatto esultare tutto lo stadio, ma che se al primo dribbling, nella sua trequarti, avesse perso il pallone, avrebbe probabilmente rivisto il campo tra un mese, conoscendo Allegri.
Queste tre azioni cancellano il mantra che la Juventus non abbia la materia prima: i calciatori, di qualità e di livello, ci sono. Bisogna saperli mettere in campo e mettere al posto giusto.
Non sono da meno le critiche ai biancocelesti, che nelle tre occasioni sono parsi molli e male organizzati in mezzo al campo”.
CANCELLARE NEDVED – “Ultima nota, l’ingresso di Alex Sandro, al 90′, giusto per avvicinare Allegri al suo ultimo vero obiettivo stagionale: cancellare il record di presenze in bianconero di Pavel Nedved, suo nemico giurato dai tempi del primo esonero. Con Tiago Djalo che non vede mai il campo neanche per sbaglio, c’è da chiedersi se davvero ormai non sia soltanto una questione di principio. Il principio della fine”.
