Con l’inizio del calciomercato invernale è spuntata l’ipotesi di un ritorno in Italia di Federico Chiesa, oggi al Liverpool. Finalmente giunge la verità sulle difficoltà che sta riscontrando in Inghilterra.
L’estate scorsa ha visto Federico Chiesa fare le valigie e lasciare la Juventus, dopo quattro stagioni in bianconero. Il giocatore sarebbe finito ai margini del progetto tecnico e societario, ragion per cui le strade si sono separate con conseguente sbarco in Premier League dell’attaccante italiano. Precisamente, a fine agosto è divenuto uno dei calciatori del Liverpool a fronte di 12 milioni di euro più 3 di bonus per il cartellino.
Pochi giorni dopo è avvenuto anche il debutto con la casacca dei Reds nel massimo campionato inglese, prendendo il posto, nei minuti finali della sfida di Champions League contro il Milan, di Mohamed Salah. Tuttavia con il trascorrere delle settimane i buoni auspici dell’esordio hanno lasciato il posto a una considerazione sempre più scarsa. Infatti, il minutaggio a disposizione di Federico Chiesa è aumentato di poco, non soltanto a causa di qualche problema fisico bensì anche per le scelte operate dall’allenatore Arne Slot.
Da qui le prime indiscrezioni circa un anticipato rientro in Italia, già a gennaio. La destinazione potrebbe essere il Napoli di Antonio Conte, che lo segue da tempo e a maggior ragione gli riserva un occhio di riguardo in vista del possibile trasferimento al PSG di Khvicha Kvaratskhelia.
In attesa di capire come potrà evolversi la situazione di Federico Chiesa, che al momento è legato comunque al Liverpool da un contratto fino al giugno del 2028, della situazione dell’attaccante dal punto di vista tecnico ha parlato Arne Slot. L’allenatore della società inglese in conferenza stampa ha presentato la sfida di FA Cup contro l’Accrington Stanley in FA Cup e ha specificato che ogni match è un’opportunità per ottenere più minuti, sopratutto per chi è meno impiegato. Nel caso specifico dell’attaccante italiano “il motivo per cui sta giocando poco non è solo la forma fisica, ma anche perché deve competere con gente come Gakpo, Luis Diaz, Diogo Jota, Nunez e Salah”.
Privarsi dell’egiziano alla luce dei suoi numeri e della sua carriera è davvero complicato. Perciò le condizioni spesso limitano la scelta di Federico Chiesa, che – conclude Arne Slot – è condizionato anche dal “modo in cui è arrivato, gli altri si stavano già allenando molto e abbiamo dovuto migliorare la sua forma fisica. Ci sono una serie di motivi, ma aspettiamo e vediamo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi se potrà aiutarci”. Ciò vuol dire che il suo profilo è ancora in valutazione con possibilità di ribaltare la situazione attuale e ciò potrebbe compromettere la volontà di un abbandono anticipato al Liverpool.
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