Nella diretta di TvPlay su Controcalcio del 19 marzo, Emiliano Viviano svela le intenzioni del Milan per la prossima stagione
Non basta vincere la Supercoppa in Arabia dopo 10 giorni dalla firma del contratto per salvare il proprio posto in panchina. E Sergio Conceição sa benissimo che il tempo è praticamente già scaduto. Servirebbe solo un miracolo per il finale di stagione, ma è pressocché impensabile che il portoghese continui ad essere il tecnico rossonero per la prossima stagione.
Il Milan sta cercando di cambiare pelle nuovamente, a partire dal direttore sportivo. I due candidati principali sono Igli Tare e Fabio Paratici, ma attenziona anche al ds dell’Atalanta Tony D’Amico, con il quale ci sarebbe stato anche un incontro secondo i principali quotidiani italiani. E fatto il direttore sportivo, bisognerà contattare il nuovo allenatore che sostituirà Conceição.
In primis, il Milan starebbe puntando ad un tecnico forte, affidabile, con esperienza. E soprattutto vincente. Lo stesso che proprio l’estate scorsa è stato scartato per inseguire la pista Paulo Fonseca.
Durante la diretta, Emiliano Viviano ha rivelato che una fonte, senza rivelare quale, gli ha confidato le intenzioni della dirigenza rossonera: convincere l’allenatore del Napoli.
“Un uccellino mi ha detto che il Milan vuole Conte come allenatore per la prossima stagione”, svela su TvPlay l’ex portiere.
L’attuale tecnico azzurro è legato ad un contratto di altri due anni con il Napoli. Il club rossonero dovrà convincerlo sia dal punto di vista economico che progettuale, poiché Antonio Conte sta facendo un lavoro immenso con i partenopei, e potrebbe a breve centrare la qualificazione aritmetica alla Champions League. Il suo obiettivo è infatti tornare a disputare le grandi competizioni europee dopo la pausa presa a seguito della rescissione consensuale con il Tottenham avvenuta nella primavera del 2023.
Conte ha già vinto 4 Scudetti da allenatore: 3 con la Juventus e 1 con l’Inter. Andare al Milan significherebbe inseguire l’obiettivo di vincere con le tre principali squadre italiane, le più gloriose. Un compito arduo, ma non impossibile per l’allenatore leccese. Ovunque va, lascia sempre un segno positivo.
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