Le esperienze di Kessié all’Atalanta e al Milan potrebbero non essere le uniche dell’ivoriano nel massimo campionato italiano
Frank Kessié: basta un nome e un cognome per emozionare i tifosi dell’Atalanta e soprattutto del Milan, capace di trovare nell’ivoriano l’anima e il cuore del 19esimo Scudetto sotto la guida di Stefano Pioli. Il centrocampista in Italia è stato un concentrato di qualità e qualità, capace di abbinare i tanti rigori segnati e la leadership in campo con le sportellate e la lotta a cui non si è mai sottratto.

Frank è stato per anni il centrocampista che tutti volevano, un calciatore completo che ha fatto le fortune economiche dell’Atalanta e sportive del Milan con la sua iconica esultanza con il saluto militare dedicata al padre. Dopo le avventure in Italia, il classe 1996 è passato al Barcellona prima di trasferirsi all’Al-Ahli, in Arabia Saudita.
Una scelta con dietro tutte le ragioni del mondo, ma che ha lasciato inevitabilmente un po’ di amaro in bocca agli amanti del calcio per aver perso uno dei migliori calciatori della Serie A a soli 27 anni, attratto dalle ricche sirene arabe. C’è però una speranza: il calciatore quest’anno potrebbe fare il suo rientro in Europa, precisamene proprio nel Belpaese.
Kessié, futuro in Serie A: dirigenti al lavoro
Cominciamo a dire che non si tratta di un ritorno. Kessié non è nel mirino né del Milan di Allegri né dell’Atalanta di Juric, ma di un club di Serie A allenato da un tecnico che ha già avuto modo di guidare dalla panchina per 31 volte l’ivoriano, con tanto di 6 gol e 4 assist.

Sì, stiamo parlando di Gian Piero Gasperini e della sua Roma che verrà. La trattativa non è ancora in fase avanzata, servirà del tempo per limare i dettagli, ma il tecnico piemontese sarebbe ben disposto a riaccogliere in un’altra piazza il suo Frank Kessié. Con Gasp, il calciatore è cresciuto parecchio prima di spiccare il volo a San Siro con uno Scudetto da protagonista.
Quindi a che punto siamo con l’affare? Bisognerà capire le intenzioni di Kessié, questo senza dubbio, ma anche se il nativo di Ouragahio accettasse il trasferimento dovrà come prima cosa ridursi l’ingaggio. Il pensiero di pagarlo 14 milioni all’anno in quel di Roma non passa nemmeno nell’anticamera del cervello dei dirigenti dunque Kessié dovrà abbassare le proprie pretese se vuole davvero tornare a giocare nel campionato che lo ha reso grande. Un compromesso che potrebbe essere accettato di buon grado da Kessié pur di tornare protagonista in uno dei cinque migliori campionati al mondo.