ESCLUSIVA – Emil Hallfredsson a TV Play: “Ho un rimpianto, ma ora voglio aiutare i giovani. Haraldsson pronto per la Serie A”

Emil Hallfredsson si è raccontato in una lunga intervista ai microfoni di TV Play, tra aneddoti passati e il suo futuro nel mondo del calcio

Dall’Islanda ai principali palcoscenici europei, per poi trovare una lunga e solida consacrazione nella nostra Serie A: Emil Hallfredsson è stato uno di quei centrocampisti che non amano i riflettori ma diventano indispensabili per equilibrio, personalità e sacrificio. Cresciuto nella sua Islanda, dopo le prime esperienze internazionali ha trovato in Italia la dimensione ideale, imponendosi in Serie A con le maglie di Reggina, Hellas Verona e Udinese, dove si è guadagnato la stima di compagni, allenatori e tifosi diventando un titolare inamovibile in ognuna di queste squadre grazie alla sua continuità e ad un’intelligenza tattica fuori dal comune.

Hallfredsson con la maglia dell'Udinese
ESCLUSIVA – Emil Hallfredsson a TV Play: “Ho un rimpianto, ma ora voglio aiutare i giovani. Haraldsson pronto per la Serie A” (ANSA Foto – TVPlay.it)

 

Con la maglia della nazionale islandese Emil Hallfredsson ha inciso in maniera indelebile, mettendo la sua firma negli eventi più importanti della sua storia. Parte del gruppo che ha scritto la favola di Euro 2016, culminata con la storica vittoria sull’Inghilterra e il conseguente raggiungimento dei quarti di finale della competizione. E’ stato protagonista anche della prima partecipazione dell’Islanda a un Mondiale nel 2018, un record storico per la Nazione, che ancora oggi è lo stato meno popoloso al mondo la cui nazionale si sia qualificata alla fase finale di un Mondiale.

Una carriera vissuta con serietà e dedizione, capace di trasformare un ragazzo di Reyjkavik in un leader silenzioso e amato da tutti. In questa intervista, Hallfredsson ripercorre il suo percorso tra Italia e Nazionale, offre uno sguardo sincero sul calcio di oggi e ci racconta il suo presente, ma anche il suo futuro, che potrebbe vederlo tornare protagonista nel mondo del calcio sotto un’altra veste.

Hallfredsson @TVPlay: “Gudmundsson sfortunato, ora voglio diventare procuratore”

A due anni dal tuo ritiro, ti manca il calcio giocato?

“Mi mancano le partite difficili, giocate in Serie A e con la Nazionale, le partite di alto livello mi portavano tanta adrenalina e mi manca provare quella sensazione. Sono soddisfatto del percorso che ho fatto, dei 20 anni da professionista, ora ho altri progetti e voglio solo guardare avanti.”

Di cosa ti occupi al momento?

Durante i miei anni all’Udinese mia moglie Mariaha creato la nostra azienda, Olifa, e ci occupiamo di esportare le eccellenze della cucina italiana non solo in Islanda ma anche in altri mercati europei, abbiamo anche una pizzeria in Islanda e la aiuto. Inoltre, ho fondato una Scuola Calcio in Islanda, la EH Academy che ogni estate porta ragazzi islandesi a giocare in Italia, facendo una settimana al centro sportivo di Veronello. L’estate scorsa abbiamo portato due gruppi in due settimane, ma per la prossima estate ne ho già prenotati 4, ci stiamo espandendo. E’ un progetto in cui credo tanto, mi piace stare con i giovani, ho avuto un’esperienza meravigliosa in Italia e voglio mettere la mia esperienza al servizio dei giovani, per aiutarli nella loro carriera.”

hallfredsson in maglia verona
Hallfredsson @TVPlay: “Gudmundsson sfortunato, ora voglio diventare procuratore” (ANSA Foto – TVPlay.it

 

Gudmundsson di rientro dall’infortunio potrebbe tornare a giocare come seconda punta, il ruolo con cui ha avuto l’exploit nel Genoa: cosa ti aspetti dalla sua stagione?

“Albert nella scorsa stagione è stato sfortunato a causa dei tanti infortuni, non è riuscito a trovare la forma fisica ideale per le tante ricadute. Anche quest’anno ha avuto un altro infortunio in Nazionale, non è un periodo fortunato. Adesso ha recuperato, mancano tantissime partite e penso che per lui possa essere una stagione importante. Ha fatto benissimo al Genoa, e ora deve confermarsi e far vedere in maglia Viola tutto il suo valore che non è riuscito a esprimere nella passata stagione. Non è ancora riuscito a fare 15 partite di fila, ma quest’anno tutti si aspettano tanto da lui e può essere la stagione del riscatto dopo un anno difficile. Hanno speso tanti soldi per lui e mi auguro che farà una bella stagione.”

Se dovessi consigliare uno o due calciatori islandesi ai club di Serie A, chi sceglieresti?

“Ho sempre detto Kristian Hlynsson, un ottimo centrocampista che gioca in Olanda nel Twente, ed Hakon Arnar Haraldsson, soprattutto lui potrebbe giocare ad altissimi livelli. Gioca già nel Lille in Francia e sta facendo molto bene, è pronto per il grande salto.”

Nel tuo futuro c’è l’idea di diventare allenatore, procuratore o comunque di proseguire all’interno di questo mondo?

“Sì, in questo momento mi vedo più come procuratore che come allenatore. Mi piace lavorare con i giovani, con la mia esperienza ventennale da calciatore posso aiutarli nel compiere le loro scelte. Nella veste di procuratore posso aiutarli nella loro carriera nel mondo del calcio.”

Il tuo momento più bello e il rimpianto più grande all’interno della tua carriera

“Giocare il Mondiale con l’Islanda, è stato motivo di grande orgoglio per noi, giocare con grandi squadre come l’Argentina. Anche arrivare finalmente in Serie A con l’Hellas Verona dopo aver vinto Serie C e Serie B è stata una soddisfazione immensa.

Il mio rimpianto più grande è stato firmare con il Frosinone, è stata una scelta sbagliata. Avevo ancora due anni con Udinese e avrei dovuto restare lì, ancora oggi non riesco a capire perché ho fatto quella scelta.”

Qual è l’allenatore con cui ti sei trovato meglio?

“Senza dubbio Andrea Mandorlini, sono stato tanti anni con lui all’Hellas ed abbiamo vinto anche i campionati di Serie B e Serie C.”

L’Inter non è partita benissimo in campionato ma ora è alla quinta vittoria consecutiva tra campionato e Champions. Secondo te può ambire a lottare nuovamente per lo Scudetto?

“Per me sì, bisognerà vedere anche il cammino delle altre ma l’Inter è tra le candidate principali. Il Napoli è campione in carica e lo vedo bene, il Milan di Allegri sta facendo molto bene ed ha una sola competizione, ma anche la Roma e la Juve ci sono. Sono 5 squadre che possono lottare tranquillamente per il primo posto. L’Inter ha preso Chivu che non ha tanta esperienza ma è sicuramente un bravissimo allenatore, ci vorrà più tempo per giudicarlo. C’è un motivo per cui la dirigenza ha scelto lui, ma ovviamente a parlare saranno i risultati in campo. E’ ancora presto per giudicarlo dopo così poche partite, ma ha talento.”

Conte avrà problemi a gestire il doppio impegno con Champions e campionato?

“Può influire, ma le squadre di Conte sono sempre in in forma, corrono tanto e lavorano bene tutti insieme. Ovviamente i giocatori non sono robot, e con le tante partite che ci sono potrebbero patire qualcosa, anche a livello di infortuni. Chi gioca di più potrebbe soffrire a livello fisico, è una cosa normale, però il Napoli è una grande squadra.”

Gestione cookie