Scudetto, quando Championship Manager è arrivato in Italia e ha dominato il mercato

Tra la fine degli anni novanta e l’inizio dei duemila Scudetto portò ad aprire un mondo agli italiani, Championship Manager era arrivato anche da noi.

Quello di cui vi parliamo oggi non è un videogioco, ma è una leggenda. Qualcosa che supera ogni immaginazione e che ha segnato la storia del nostro paese, senza dimenticare che con i vari FM va avanti ancora oggi anche se con minore attenzione da parte del pubblico.

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Scudetto, quando Championship Manager è arrivato in Italia e ha dominato il mercato (Youtube) tvplay.it

Era il lontano 1992 quando su Ms-Dos, Amiga e Atari ST veniva mandato in scena il primo capitolo, alquanto primordiale ancora, della saga creata dai fratelli Paul e Oliver Collyer. Un successo già dall’inizio che li portò addirittura a creare la Sports Interactive per portare avanti la serie.

La vera esplosione arriva nel 1997 quando nel Regno Unito esce Championship Manager 97/98, il videogame per eccellenza, quello che ancora oggi ricordano e addirittura molti giocano, un qualcosa di irraggiungibile e che ha fatto la leggenda. Un qualcosa di pioneristico all’epoca che permetteva a qualsiasi persona di diventare allenatore, presidente e manager di una squadra di calcio.

Nomi reali, campionati aggiornati e anche un editor per sistemare le squadre nel calciomercato di gennaio. I giovani dell’epoca potevano davvero sognare e prendere in mano le redini della propria squadra del cuore.

Scudetto, una vera epopea

Con Scudetto vestivi i panni dell’allenatore di una qualsiasi squadra, ma in realtà facevi tutto insieme dal presidente all’amministratore delegato, dallo scout a quant’altro. Da quel momento il modo di pensare il calcio viene stravolto in fatto di videogiochi con una visione manageriale mai vista prima.

Per la prima volta nasce il concetto di non giocare la partita in quanto tale, ma di scegliere le mosse per portare i calciatori in campo. Con l’avvento di internet poi nascono i campionati in co-op e tante altre specifiche che rendono il gioco ancora più interessante.

Siamo di fronte a un qualcosa che difficile troverà lo stesso stupore anche in futuro, una rivoluzione che riesce a dare un taglio col passato e a far cambiare passo a tutti verso il futuro. E chi oggi vive di spacchettamenti su FC non potrà mai capire l’emozione di andare a pescare un Freddy Adu di 15 anni nel mercato degli svincolati per farlo leader della sua squadra.

Un gioco di assoluto livello che non potremo mai dimenticare e che è bello giocare e rigiocare ancora oggi tanti anni dopo la sua esplosione ufficiale nei negozi.

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