Emilio Coppola, avvocato di diversi gruppi ultras del Napoli, è intervenuto su TvPlay: il commento dopo gli scontri con i tifosi della Roma.
Il calcio italiano è rimasto indignato dagli scontri avvenuti in autostrada tra alcuni tifosi del Napoli e della Roma. Una vicenda ancora molto dibattuta che ha avuto le prime pesanti conseguenze nei confronti dei singoli protagonisti e in generale dei gruppi ultras delle due squadre. A fare chiarezza su quello che è successo e sui possibili nuovi risvolti ci ha pensato Emilio Coppola, intervenuto in diretta Twitch durante la trasmissione di TVPlay.
SITUAZIONE – “Possiamo iniziare a tirare un primo bilancio, seppur parziale. Diciamo che nelle ore precedenti a Napoli-Juve sono arrivati sei DASPO con accuse abbastanza serie, dall’interruzione di pubblico servizio fino alla rissa e possesso di oggetti per offendere. Almeno per la metà dei diffidati c’è stata un’individuazione all’interno dell’area di servizio e non erano presenti nell’area degli scontri. Poi siamo fiduciosi che l’avanzare delle indagini saranno risolutivi su alcuni problemi”.
TEMPISTICHE PER I RICORSI E “AGGUATO” – “Quasi sempre questi procedimenti seguono l’iter di quelli penali, sono sicuro che fra qualche anno arriveremo ad un’assoluzione, ma si saranno trovati a scontare quasi il totale del DASPO. Per le ricostruzioni, ho letto da più riprese il fatto che i romanisti fossero stati aggrediti dai napoletani, io penso che invece sia necessario essere molto cauti. Gli investigatori col tempo riusciranno a trovare chi ha aggredito chi. Una cosa è organizzare uno scontro ed una è reagire. In questa fase bisogna evidenziare che qualcosa nell’organizzazione di quella giornata è andata storta. Leggo sulle carte che i tifosi del Napoli sono stati bloccati nella stazione di Badia al Pino dalla Polizia Stradale per permettere il deflusso dei romanisti. Se i romanisti erano indietro però, non sarebbe stato magari più logico bloccare loro? E’ chiara ed evidente quindi una falla nell’organizzazione che viene acuita dalle dichiarazioni del questore di Arezzo. Non sarebbe stato più logico fermare i romanisti e far procedere i napoletani verso Genova? Inoltre, evitare di puntare il dito, facciamo lavorare gli inquirenti e noi avvocati risponderemo nelle sedi opportune”.
Emilio Coppola difende i tifosi del Napoli: le parole in diretta
MISURA DI DUE MESI SENZA TRASFERTE PER I TIFOSI DEL NAPOLI – “E’ il classico “pannicello caldo”. La classica misura che dimostra per l’ennesima volta l’impossibilità di gestire situazione facilmente gestibili. Le quattro partite che i salernitani non potranno seguire che potevano essere vietate comunque visti i fatti dello scorso anno. Le due successive invece sono Empoli e Sassuolo nelle quali storicamente non risultano precedenti, quindi presumo che il divieto sia assolutamente punitivo soprattutto perché, è vero che ci sono precedenti, ma non era mai capitato che si vietasse alla tifoseria di una squadra in lotta per il titolo la possibilità di non avere i propri tifosi. Arriveremo a marzo con il Napoli che non ha potuto avere il sostegno dei tifosi, penso sia ingiusto anche alla luce di ciò che sta emergendo nelle ultime ore”.
SETTORE OSPITI – “Averlo chiuso rischia che possa fare peggio della situazione iniziale. Bisogna comunque tener presente che qualcosa non sia andato nella gestione dell’ordine pubblico. Si riuniscono una volta a settimana per valutare le situazioni di rischio, credo fosse abbastanza semplice nell’organizzazione visti i precedenti”.