Verissimo, Heidi Baci attacca Massimiliano Varrese: “Era diventata ossessione, non c’era più libertà”

Ospite di Silvia Toffanin negli studi di Verissimo, l’ex gieffina Heidi Baci ha attaccato duramente Massimiliano Varrese: le sue parole.

Lo scorso lunedì è tornata negli studi del Grande Fratello per parlare con Alfonso Signorini del suo addio al reality, facendo di nuovo pesanti accuse a Massimiliano Varrese. Nel pomeriggio di oggi, Heidi Baci ha raccontato la sua versione dei fatti negli studi di Verissimo, ospite di Silvia Toffanin.

L’ormai ex gieffina non si è risparmiata ed ha risposto a tutte le domande della padrona di casa: dal reale motivo dell’addio sino a quanto accaduto in casa con Massimiliano Varrese. Nella scorsa puntata di giovedì, infatti, è stato mandato in onda un video di Massimiliano e Heidi in risposta alle accuse di Grecia, che aveva definito Varrese “insistente” nei confronti di Heidi.

Le parole di Heidi Baci

E partiamo proprio da qui, dalla risposta di Heidi Baci a Grecia Colmares: quest’ultima, dopo il video mandato in onda, ha rivelato che in una delle notti (non quella mostrata in tv) in casa, Massimiliano sarebbe stato molto insistente nei confronti di Heidi. Alfonso Signorini, di tutta risposta, ha rivelato che la produzione ha visionato tutti i video, non riscontrando questi atteggiamenti dell’attore. Heidi ha raccontato: “Non me la sentivo di dire una cosa del genere per non dare un’eccezione troppo negativa, per non farlo uscire male, ma ad oggi Grecia non ha sbagliato a dirlo. Più volte veniva a svegliarmi e toccarmi, ci può stare. Quella notte dormivo da mezz’ora e mi sono spaventata, l’ho respinto e lui ‘no devo parlare’ e io ‘non adesso, domani’ e Grecia ha visto tutta la scena, ma io l’ho espresso anche a Fiordaliso. I non mi rendevo conto, poi quando sono uscita e ho visto da fuori dei suoi atteggiamenti come quando tirava calci ai pouff ho capito i miei sentimenti”.

 

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E ancora su Massimiliano Varrese: “Io all’inizio ero incuriosita da Massimiliano. Le mie parole erano riferite a un primo impatto ma poi la situazione è sgravata. Innamorarsi in 3 settimane è impossibile, io molte volte l’ho respinto. Volevo un rapporto civile e di convivenza, poi è diventata ossessione, e non ho saputo gestirla. Non c’era più libertà, poi in me è scattato un senso di colpa e di protezione per la sua immagine”. E ancora: “Ho cercato di addolcire i toni ma era impossibile, o voleva intimità o il nulla. Io non ero innamorata, sembrava, gli sguardi c’erano, ma la mia era solo curiosità o richiesta di complicità, ma il suo atteggiamento era eccessivamente oppressivo”.

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