Skriniar sembra essersi lasciato alle spalle il momento no: ora, ci sono un paio di fattori che fanno sì che il suo rinnovo con l’Inter sia più vicino.
Per tutta l’estate scorsa, l’Inter sembrava destinata a dover fare a meno di uno dei suoi gioielli. Ed il primo indiziato, in questo senso, pareva dunque essere Milan Skriniar, anche per via del corteggiamento neanche troppo nascosto da parte del Paris Saint-Germain. Un corteggiamento che però non ha dato vita ad una nuova storia d’amore. Il club nerazzurro, infatti, ha tenuto alta la richiesta per quello che è uno dei suoi leader, trattenendo così l’ex Sampdoria a Milano.
La nuova stagione, in verità, non è iniziata nel migliore dei modi per la squadra di Simone Inzaghi, ed in particolare per lo slovacco, che ha dovuto fare i conti anche con diverse critiche da parte dei suoi stessi tifosi. Si evidenziava un atteggiamento meno convinto, ed i malpensanti lo vedevano ancora “distratto dalle voci di mercato“. Da qualche settimana, però, tali rumors si sono placati. Sul piatto, anzi, sembra oggi esserci proprio il rinnovo del contratto con l’Inter, che scade nel 2023. Ed alcuni indizi fanno davvero ben sperare il popolo nerazzurro.
Inter-Skriniar, prove di rinnovo: tutti i motivi per dire sì
Le due sconfitte consecutive in Serie A contro Udinese e Roma hanno addirittura scatenato voci sul possibile esonero di Inzaghi. Che con grande maestria, però, sembra uscito nel miglior dei modi dalla “buca”. Cinque vittorie nelle ultime sei partite, tra le quali quella con il Barcellona e l’ultima, di ieri, contro il Viktoria Plzen, che ha dato alla squadra meneghina la certezza matematica della qualificazione agli ottavi di Champions League.
Una serie di partite coincise, forse non proprio casualmente, con una crescita proprio nel rendimento di Skriniar, che è venuto fuori con personalità proprio nel momento clou. Nel 3-3 al Camp Nou, si ricorda, è stato tra i più apprezzati per il lavoro nell’uno contro uno e nelle marcature preventive sugli avversari del Barcellona. Ed in fondo, a pochi giorni dalla sosta del mondiale, in tutte le statistiche relative ai contrasti difensivi ed alle iniziative in fase di inizio azione, il difensore interista è sulle stesse cifre dello scorso anno.
Una reazione da grande giocatore, che forse può bastare per dare all’Inter la certezza di quanto Skriniar sia un elemento irrinunciabile per la rosa. Tanto che, in vista della scadenza di contratto, sul piatto – nella trattativa per il rinnovo – potrebbe essere messa la fascia di capitano della Beneamata. Un fascia che ha già indossato nelle ultime tre partite in Europa e nelle ultime due in campionato, e che potrebbe fare la differenza nel suo futuro, responsabilizzandolo ancora di più ora che non vi sono certezze sull’impiego di Samir Handanovic.
Ne ha parlato in termini molto chiari il radiocronista Francesco Repice, ospite nella diretta Twitch di TvPlay. “Quella è la maglia dell’Inter: l’hanno vestita giocatori come Mazzola e Facchetti. Sarebbe la fascia dell’Inter. Sì ci sono quei tre o quattro milioni in più, ma non penso ne guadagni pochi. Con tutto il rispetto per il PSG,” ha evidenziato, “ma la maglia dell’Inter è qualcosa che va al di là, ci hanno giocato giocatori dal valore tecnico e umano incredibile. C’è un palcoscenico come San Siro”.
Un palcoscenico che Skriniar può vivere da protagonista anche considerando un altro aspetto importante. Il presidente Steven Zhang ha infatti respinto ieri sera le voci di una cessione societaria. E nella stessa intervista ha ribadito il valore chiave del centrale slovacco, per il quale addio il numero 1 nerazzurro ha posto il veto in prima persona pochi mesi fa. E se davvero la volontà è quella, di Suning, di restare al vertice del club, rinnovare il contratto di Skriniar potrebbe essere l’atto per sancire tale volontà anche agli occhi dei tifosi.
Fabio Ravezzani, per la verità, ha usato un tono differente rispetto a Repice: “Fatico molto a pensare che la fascia e il cuore nerazzurro possano portare Skriniar a rinunciare a certe offerte“ ha illustrato. Ma presto si conoscerà la verità. L’Inter è pronta a sedersi al tavolo e come si dice, spesso “il buongiorno si vede dal mattino“. Che valga anche per la trattativa del numero 37 interista?
