Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Dal record di gol all’arresto: la commovente storia di un’icona nazionale

Dal record di gol all'arresto: la commovente storia di un'icona nazionale

La notizia dell’arresto di un bomber ha scosso il mondo del calcio: le motivazioni legate alla vicenda sono straordinarie.

Le gesta su un campo da calcio, spesso, proiettano un campione e la sua immagine al di fuori dell’ambito prettamente sportivo. È così che un calciatore, in fondo, diventa un’icona per il proprio paese. Una personalità chiave anche per lanciare messaggi importanti, che da un dato paese abbiano un impatto potente su tutto il resto del mondo.

Dal record di gol all'arresto: la commovente storia di un'icona nazionale
Dal record di gol all’arresto: la commovente storia di un’icona nazionale (Foto Twitter UEFA)

Tutto questo è accaduto in passato, e – per fortuna – accade anche oggi. Perché per farsi carico di messaggi che coinvolgono un intero popolo, la dose di coraggio richiesta non è affatto banale. Così come banali non possono essere le conseguenze, soprattutto se opera in contesti davvero complicati dal punto di vista della giustizia. Tale è, ad oggi, la situazione in Iran. Dove nelle scorse ore è stato arrestato il più iconico giocatore della storia, il bomber Ali Daei, fermato per motivi davvero nobili.

Dai gol alla lotta contro il regime: scatta l’arresto per il bomber della nazionale

Dai gol alla lotta contro il regime: scatta l'arresto per il bomber della nazionale
Dai gol alla lotta contro il regime: scatta l’arresto per il bomber della nazionale (Ansa)

Per tre lustri, Ali Daei è stato il più grande marcatore della storia in match ufficiali con la maglia della propria nazionale. Ha messo a segno addirittura 109 gol per l’Iran, un primato superato solo dal cannibale Cristiano Ronaldo, che con la maglia del Portogallo ha cominciato a segnare quando ancora il goleador iraniano era in attività.

Ovviamente, l’attaccante è un idolo per tutto il suo paese. Ora, però, come riporta The Times, è purtroppo finito in carcere. Anche lui, d’altronde, si è schierato con quelle migliaia di cittadini in rivolta dopo l’uccisione di Mahsa Amini, incriminata per aver indossato l’hijab in maniera “inappropriata”. In particolare, riferisce il quotidiano londinese, Daei è stato prelevato da un albergo della città di Saqqez, in cui divampano le proteste.

All’ex giocatore sarebbe stato sospeso anche il passaporto per aver criticato il regime manifestando l’appoggio alle iniziative in onore di Amini, simbolo della violenza contro le donne. Una scelta forte quella di Daei, che segue quella di altri colleghi, tra i quali Hossein Mahini (ancora in attività ed arrestato), Serdar Azmoun (giocatore del Bayer Leverkusen, autore di un post in appoggio ai ribelli, poi rimosso) ed Ali Karimi (ritirato ed ex Bayern Monaco, per il quale è stato emesso un mandato di cattura).

dirette costanti ogni giorno da tutto il mondo

TvPlay.it proprietà di WEB 365 Srl – Piazza Tarquinia 5 – 00183 Roma RM – P.Iva IT12279101005 – redazione@tvplay.it
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con numero 62/2023 del 17/04/2023

Impostazioni privacy