A sorpresa anche gli azzurri ai Mondiali in Qatar. Tuttavia, non scenderanno in campo bensì nelle strade e nei punti sensibili
Ci sarà anche l’Italia agli imminenti Mondiali in Qatar. No, nessun ripescaggio a seguito dell’esclusione di una qualche Nazionale qualificatasi alla fase finale della più prestigiosa competizione calcistica. Tuttavia, ben 560 nostri connazionali terranno alta la bandiera italiana, però non indosseranno la maglietta azzurra bensì la divisa militare.
Mancano meno di venti giorni all’inaugurazione della rassegna iridata in Qatar e quindi è già stato mobilitato il contingente militare interforze italiano che integrerà il dispositivo di sicurezza della manifestazione in supporto alle forze armate qatariote.
La Task Force italiana, che si aggrega ai contingenti di Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Pakistan e Turchia, è composta, come detto, da circa 560 militari delle Forze Armate e dell’Arma dei Carabinieri , 46 mezzi terrestri, da una nave – il pattugliatore polivalente d’altura “Thaon di Revel” – e da due aeromobili.
Qatar 2022, l’Ambasciatore: “Occasione straordinaria”
Dunque, in Qatar non ci saranno le “stelle” della Nazionale di Roberto Mancini ma le “stellette” del contingente militare interforze che verrà schierato in mare, nelle strade e nei punti sensibili per vigilare sulla sicurezza dei tifosi e delle delegazioni delle Nazionali.
“È un’occasione straordinaria per il nostro Paese per la grande opportunità che ci dà di mostrare alcune delle nostre eccellenze e capacità militari ma anche tecnologiche e industriali sotto gli occhi del mondo”, il commento dell’Ambasciatore d’Italia a Doha, Paolo Toschi.
Non solo. Tale cooperazione militare, come precisato da Toschi, consente anche di stringere ulteriormente le già eccellenti relazioni con un Paese, il Qatar, che è uno dei vertici del quadrante commerciale, energetico e di difesa del Golfo Persico: “L’Italia ha un rapporto eccellente con il Qatar e lo sforzo che viene compiuto di mostrarsi al meglio lo facciamo guardando al futuro della nostra amicizia con Doha“.
L’operazione costa alle casse dello Stato 10.8 milioni di euro, tuttavia, per l’Ambasciatore Toschi, “è una vetrina globale, consente di mostrare le capacità italiane in molti campi che creano opportunità, posti di lavoro e innovazione tecnologica, a partire dal gioiello della nave Thaon di Revel” che da qualche mese è impegnata nella missione di pattugliamento dello Stretto di Hormuz, strategico snodo del traffico mondiale di petrolio e gas liquefatto.
