Belgio-Canada, la partita fa parlare di sé per la telecronaca RAI in cui scappa una gaffe di troppo: è bufera sui social.
Belgio-Canada è l’anticamera del “disastro Mondiale”. Nei giorni scorsi era emerso, su Twitter e le altre realtà telematiche, scetticismo da parte degli utenti su come la RAI stesse affrontando il cammino dei Campionati del Mondo. In parecchi, a mezzo social e non solo, manifestano un certo disappunto per come viene raccontato il Mondiale delle polemiche. Prima la scelta della Bobo TV dopo le partite viene vista come una trovata dell’ultim’ora, senza né capo né coda secondo molti follower, poi si aggiunge carne sul fuoco commentando le trasmissioni post-partita. La formula della tv di Stato sembra – stando alle prime reazioni social – non piacere alla platea.
Belgio-Canada è stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso già ricolmo. Nel mirino è finito il telecronista RAI Alberto Rimedio. L’uomo, nel descrivere il contesto della gara, presenta la figura del Direttore di gara. Il noto telecronista voleva restituire il concetto della diversità di etnie presente in Qatar, motivo per cui gli arbitri sarebbero stati (e sono) cosmopoliti.
Belgio-Canada, gaffe in diretta di Alberto Rimedio: gli utenti non perdonano il telecronista
Questo concetto in diretta televisiva è stato espresso in maniera diversa: “Ci sono tante razze di arbitri”, ha detto in onda. Sicuramente un’espressione inqualificabile, magari figlia della tensione. O semplicemente di una pecca figlia dell’immediatezza. Qualsiasi sia il motivo, però, non giustifica un’uscita simile. Le reazioni social sono un fiume in piena. In molti chiedono l’allontanamento del commentatore: “Mi raccomando non cacciamolo”, scrive un utente taggando RaiSport.
La tempesta entra nel vivo. Il Cavallo di Viale Mazzini si imbizzarrisce, perchè deve fare i conti con una spesa considerevole – 140 milioni – per l’esclusiva della manifestazione. Al momento sono più i dubbi che le certezze: le analisi social parlano chiaro. Questo scivolone, poi, ha messo la tv pubblica in una situazione limite. Le reazioni non si placano, i prossimi giorni saranno importanti per capire che tipo di posizione prenderà l’azienda. Non tanto nei confronti del singolo, quanto rispetto ai colpi – che già stanno arrivando – da attutire in tempi brevi. Intanto Rimedio si scusa immediatamente nel corso della diretta: “Voglio chiarire le mie parole che sono lontanissime dal mio pensiero. Volevo dire nazionalità e non razze. Mi scuso per aver utilizzato un termine improprio, un errore nella concitazione della diretta”. Chissà se questo basterà ad archiviare la vicenda che resta, ugualmente, pruriginosa.
