Leao ha impiegato 3 minuti per fare il primo gol in Qatar 2022, ma non tutti sono sicuri che diventerà un campione. I precedenti illustri.
Dopo il gol lampo di Leao nella partita tra Portogallo e Cameroon, nell’ambiente Milan è successo di tutto. I tifosi rossoneri infatti sono stati molto divisi tra le reazioni alla rete, tra chi era genuinamente felice per il giovane talento lusitano e chi invece già sentiva odore di rialzi nella trattativa per il rinnovo. Non c’è voluto molto infatti perché iniziassero ad uscire commenti e titoli tipo “non bastano 9 milioni” e simili. Riporta tutti coi piedi per terra però Marcel Desailly. Il centrocampista campione del Mondo con la Francia ed ex-milanista, ha detto la sua anche su Leao.
Marcel Desailly, uno dei grandi ex-calciatori che stanno facendo da testimonial in Qatar 2022, è stato intervistato ed ha toccato tanti argomenti interessanti. Tra questi si è soffermato anche su Rafael Leao, in particolare dopo aver appreso che il portoghese viene paragonato al suo ex-compagno di nazionale Thierry Henry. “Calma. ha un enorme potenziale, ma non mi sembra ancora spietato – ha detto Desailly – mi pare che Leao sia diventato una star prima ancora di essere una star“.
Non bocciato dunque, ma sicuramente rimandato. I precedenti in cui calciatori che sembravano dei sicuri crack si sono poi rivelati flop, abbondano. Alcuni particolarmente emblematici però neanche a farlo apposta sono portoghesi proprio come Leao, andiamo ad analizzarne alcuni.
Partiamo da uno degli obiettivi di mercato dell’estate milanista: Renato Sanches. Il centrocampista ha ora una seconda grande occasione al PSG, che lo ha acquistato dal Lille. La sua parabola parte con l’arrivo in pompa magna al Bayern Monaco dal Benfica. In Germania però non si sono viste le grandi cose che Sanches aveva fatto in patria, così va in prestito allo Swansea. In Inghilterra non convince ed il Bayern Monaco lo vende al Lille alla metà di quanto aveva speso per prenderlo dal Benfica.
Leao, già crack o c’è ancora il rischio flop?
Di promesse portoghesi non mantenute però ne abbiamo viste anche altre, come ad esempio Quaresma, che per le statistiche avrebbe vinto tutto, ma poi in realtà di lui si ricorda soprattutto il soprannome: Trivela. Dopo aver fatto immaginare che potesse essere un futuro protagonista, il giocatore cresciuto nello Sporting Lisbona viene acquistato dal Barcellona, che poi però lo rispedisce al Porto. Il Porto lo venderà all’Inter per 24 milioni, ma il talento tanto decantato non esplode neppure a Milano. Dopo un anno in prestito al Chelsea i nerazzurri lo cedono per 7 milioni al Besiktas.
Un altro esempio che ha riguardato sempre il Milan è quello di André Silva. L’attaccante prelevato dai Rossoneri con 38 milioni, versati nelle casse del Porto, non ha mai convinto nè a Milano, nè a Siviglia, dove fu girato in prestito per una stagione. Quella che sembrò essere la sua esplosione avvenne infatti quando sbarcò a Francoforte. La facilità con cui l’ex-rossonero andava in gol in Bundesliga ha convinto il Lipsia a puntare su di lui, ma quest’anno la magia sembra già essere finita.
E’ strano vedere tante possibili stelle, tutte provenienti dallo stesso paese, accendersi ad intermittenza o spegnersi del tutto. Fa specie soprattutto perché l’unico esempio da seguire per i talenti portoghesi è tanto evidente da risultare scontato: Cristiano Ronaldo. CR7 è diventato ciò che è stato per il calcio mondiale affermandosi principalmente nel Manchester United, che ha lasciato solo dopo aver vinto la Champions League da protagonista ed aver disputato un’altra finale.
