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Ounahi, Barcellona vicino e la Serie A è ferma: il grave errore dei club italiani

Xavi Hernandez

Mentre la Serie A dorme, il Barcellona è vicino a Ounahi, il 22enne centrocampista del Marocco: il calcio italiano continua a indulgere ai suoi vizi

Il Napoli non solo non ha rivali (almeno nella prima parte di stagione) ma non ha neanche proseliti. La lezione Kvaratskhelia, il georgiano acquistato dal Napoli per poco più di 1o milioni che si è rivelato il vero “craque” del campionato, non ha insegnato nulla al calcio italiano.

Xavi Hernandez
Xavi Hernandez, allenatore del Barcellona (Ansa)

Mentre la Serie A continua a sonnecchiare, le grandi d’Europa si fiondano sui giovani talenti che ancora militano in club minori, quando quindi è possibile ingaggiarli a costi contenuti. Il Barcellona, che deve far fronte a una forte esposizione debitoria, con le conseguenti restrizioni imposte dalla Liga che ne limitano la libertà di manovra sul mercato, ha messo gli occhi su Azzedine Ounahi, il 22enne centrocampista dello stupefacente Marocco che è approdato alle semifinali dei Mondiali in Qatar.

Ebbene, non potendo arrivare, per motivi economici, a Bernardo Silva e  Ilkay Gundogan, entrambi in forza al Manchester City, i blaugrana hanno virato sul 22enne “Leone dell’Atlante” per rinforzare un centrocampo, con Gavi e Pedri, all’insegna del talento e della gioventù.

Ounahi,  Barcellona vicino: ennesima occasione sprecata dalla Serie A

Azzedine Ounahi e Pedri
Azzedine Ounahi (a sinistra) e Pedri: prossimi compagni al Barcellona? (Ansa)

Uno schiaffo alla mancanza di coraggio del calcio italiano che preferisce indebitarsi ulteriormente pur di realizzare il colpo ad effetto, quello che manda in visibilio la piazza e che fa vendere biglietti e abbonamenti, invece di investire su talenti in erba quando non hanno ancora calcato i grandi palcoscenici calcistici e di conseguenza alla portata delle casse di qualsiasi club italiano.

Pertanto, Azzedine Ounahi rischia di essere l’ennesima occasione che la Serie A si lascia colpevolmente sfuggire anche per scarsa lungimiranza. Infatti, tutti sono bravi a ingaggiare i vari Haaland e Mbappè staccando assegni a 8 zeri, sono invece pochi, pochissimi, come il Ds del Napoli, Cristiano Giuntoli, la proverbiale mosca bianca(zzurra), che ha pescato Kvara nella sconosciuta Dinamo Batumi, a intravedere le stimmate del campione in un giovane calciatore il cui talento per ovvi motivi anagrafici è ancora in embrione.

E dire che non servirebbe svenarsi per strappare Azzedine Ounahi all’Angers, club non di prima fascia della Ligue 1, nonostante il marocchino, dopo l’ottima stagione passata in cui ha messo a referto due gol e due assist in 32 apparizioni contribuendo in tal modo alla salvezza dei “Les scoistes”, abbia da poco prolungato il suo contratto fino al 2026. Ma, si sa, l’Italia non è un Paese neanche per giovani…calciatori.

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