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Sarkozy, Platini e Mbappé: gli assi del Qatar per conquistare i Mondiali

Sarkozy, ex presidente francese, e Al Thani, oggi emiro del Qatar

Com’è riuscito il Qatar a vincere le elezioni per organizzare il Mondiale? Tutta la verità sull’incontro tra Al Thani, Sarkozy e Platini. 

La Francia cerca la storica doppietta in Qatar, riuscita solo all’Italia e al Brasile. La nazionale di Deschamps si giocherà il tutto e per tutto contro il Marocco, arrivato sorprendentemente in semifinale dopo aver battuto il Portogallo di Cristiano Ronaldo. Ma c’è un filo, politico più che calcistico, che lega l’Esagono a questo Mondiale disputato in Medio Oriente.

Sarkozy, ex presidente francese, e Al Thani, oggi emiro del Qatar
Sarkozy, ex presidente francese, e Al Thani, oggi emiro del Qatar (ANSA)

Secondo le indagini svolte a seguito dell’assegnazione della Coppa del Mondo al Qatar,  l’ex presidente della Asian Football Confederation Mohamed bin Hammam, sceicco qatariota, pagò circa 5 milioni di dollari per indirizzare le votazioni. La Francia, e in particolare l’UEFA, giocarono un ruolo principale. All’epoca dei fatti, il presidente dell’organo calcistico continentale era Michel Platini, poi sospeso dalla FIFA per corruzione nell’assegnazione dei Mondiali 2022 al Qatar.

Era il novembre 2010, quando Platini si presentò ad un’importante cena alla quale parteciparono tra gli altri anche Nicolas Sarkozy e Tamim bin Hamad Al Thani, nonché figlio dell’allora emiro del Qatar. E cosa ci faceva Al Thani all’Eliseo assieme a le Roi? Ebbene, da quella cena si sono poste le basi per realizzare il Mondiale in Qatar.

Mondiale 2022, la famosa cena a base di armi e pallone: così la Francia si è venduta al Qatar

Platini e Sarkozy
Platini e Sarkozy coinvolti nei rapporti politici, economici e sportivi tra Francia-Qatar (ANSA)

I rapporti tra Qatar e Francia nascono dai tempi di Sarkozy. Evidentemente, in cambio del salvataggio delle aziende francesi, il Qatar avrebbe dovuto guadagnarci qualcosa. E così il Paese ora usa il calcio per normalizzare la sua immagine all’estero” ha spiegato l’avvocato francese Juan Branco ai microfoni di Calciomercato.it su TvPlay. E in effetti, gli scambi di favore tra Qatar e Francia nacquero proprio in quella cena, alla quale parteciparono Sarkozy e Platini.

L’UEFA avrebbe dovuto promuovere il Mondiale del 2022 in Qatar, mentre la Francia avrebbe venduto un importante numero di armi in Qatar, oltre a convincere Al Thani ad acquistare il club parigino  – il PSG – per circa 60 milioni di euro. All’epoca, la squadra della Capitale non se la passava proprio bene a livello sportivo e alla guida della società c’era proprio un amico di Sarkozy, l’imprenditore Sebastien Biazin.

A seguito di quell’incontro, Platini avrebbe rotto gli accordi mantenuti in precedenza con l’ex presidente della FIFA Sepp Blatter: anziché sostenere la candidatura degli Stati Uniti per la Coppa del Mondo del 2022, sostenne il Qatar. E così, il piccolo Stato del Medio-Oriente, grazie alle mani dell’ex campione della Juventus e del qatariota Mohamed bin Hammam, ottenne il Mondiale in casa. Ma, chiaramente, il Qatar ha continuato ad investire in Francia. Il PSG è passato interamente al fondo sovrano qatariota; il figlio di Platini ottenne un ruolo nella Qatar Sports Investments; Al Thani ha poi investito oltre 10 miliardi per acquistare pacchetti azionari di aziende come Vinci e France Telecom e ha investito importanti somme di denaro nella trasmissione dei principali eventi sportivi trasmessi su beIn Sports, per fare concorrenza a Canal+.

Mbappè-Macron, così Al Thani ha “salvato” il PSG

Kylian Mbappé
Kylian Mbappé (ANSA)

Dunque, il quadro è nitido. Semplice capire quanti milioni sono stati tirati in ballo da quella cena all’Eliseo tra il futuro emiro del Qatar, l’ex presidente francese Sarkozy e l’ex numero uno dell’UEFA. Ma in tutto questo c’entra Mbappé? Ebbene, quando l’attaccante della Nazionale francese era in trattativa con il Real Madrid, Al Thani chiese esplicitamente a Macron – attuale presidente della Repubblica Francese – un intervento da mediatore, per far cambiare idea al proprio gioiellino del PSG. Infatti, non va dimenticato che il club parigino è controllato dal fondo sovrano qatariota Qatar Investment Authority. “C’è stata una negoziazione direttamente tra Al Thani e Macron per far sì che Mbappè non andasse al Real Madrid  – ha spiegato Branco in diretta – Kylian è il simbolo della Francia e il Mondiale è una grande vetrina: a Doha, per la sfida contro il Marocco, ci sarà anche Macron“.

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