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Sassuolo-Atalanta, Muriel espulso: l’insulto che ha fatto infuriare l’arbitro

Muriel

Sassuolo-Atalanta, una partita macchiata dalle polemiche arbitrali: nell’occhio del ciclone Luis Muriel, perchè ha fatto infuriare l’arbitro.

Sassuolo-Atalanta è decisa da Lauriente che di misura batte Gasperini e la Dea, ma al termine dei 90 minuti regnano le polemiche per alcune decisioni arbitrali. I nerazzurri non le mandano certo a dire: Gasperini ha sempre parlato chiaro, mantra che ha trasferito anche ai suoi giocatori. La schiettezza, però, talvolta, è controproducente: inasprisce gli animi e non porta a nulla se non a conseguenze peggiori.

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Il labiale di Luis Muriel: ecco che cos’ha detto all’arbitro (TvPlay.it)

L’espulsione di Maehle per fallo su Berardi, nello specifico, ha acceso qualcosa che sarebbe stato meglio fosse rimasto negli spogliatoi: la frustrazione di Muriel. In poco tempo la situazione è passata dall’essere antipatica a pessima: il calciatore, provato dalla condotta arbitrale, interviene manifestando il proprio punto di vista in modo acceso e secondo l’arbitro poco avvezzo al contesto di gioco.

Sassuolo-Atalanta, scontro Muriel-Mercenaro: scatta il rosso

“Sei scarso, non si può dire?” domanda ironicamente Muriel. L’arbitro non si fa passare la mosca al naso ed estrae il cartellino rosso. Poi il fantasista, incredulo, insiste: “Ti devo fare i complimenti dopo questa partita?”. Non ci sono versi, il direttore di gara non torna indietro e indica la strada per gli spogliatoi, quando ormai è il 95′.

Di male in peggio: gli espulsi atalantini, così, diventano due. Mercenaro – arbitro designato – la fa pagare amaramente al colombiano. Secondo l’arbitro si sarebbe preso delle confidenze inutili. Il passaggio successivo è l’acceso disappunto di Gasperini che è apparso fuori di sé.

L’attaccante dell’Atalanta Luis Muriel (ANSA)

Una situazione per certi versi paradossale. Sono saltati tutti gli schemi. Completamente persi a causa di un epilogo inatteso. Sicuramente il comportamento dell’arbitro ha indirizzato la gara con la mole di episodi verificatasi nell’arco dei 90 minuti. Due espulsioni non si vedono frequentemente. La prima, poi, fa più notizia poiché il tackle di Maehle non sembrava così violento com’è stato valutato dalla sala VAR, la quale ha indirizzato Mercenaro a cambiare colore del cartellino.

Da qualche anno gli allenatori e i giocatori sono maggiormente attenzionati dagli arbitri: i tecnici possono essere ammoniti o espulsi come qualunque altro elemento in campo. Per questo le proteste prendono forma immediatamente. Muriel non è il primo a fare le spese di questo nuovo protocollo. Nell’alveo dei tecnici, recentemente, Foti ha ricevuto un mese di squalifica per insulti e ingiurie durante Roma-Cremonese ai collaboratori arbitrali che si trovano in panchina. All’occhio (e orecchio) dei direttori di gara non sfugge nulla.

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