Continua il momento complicato del Milan, nel quale non mancano interrogati tra cui quello legato all’assenza dell’attaccante portoghese
Il Milan non gode di un buon momento: escludendo la prima gara del nuovo anno, quella vinta dai rossoneri in casa della Salernitana, la squadra di Pioli non ha ottenuto successi nel 2023 e, soprattutto, ha incassato numerosi gol che hanno dato vita ad alcune débâcle che hanno decisamente portato scompiglio in casa milanista, quella con l’Inter in Supercoppa (3-0), quella all’Olimpico per mano della Lazio (4-0) e quella casalinga contro il Sassuolo (2-5). Numerose sono le domande che girano attorno a questa situazione ed una di quelle che non trova risposte è legata alla mancata titolarità di Rafael Leao.
Ieri il tecnico rossonero ha scelto di lasciare in panchina, per la seconda gara consecutiva, l’attaccante portoghese che poi è subentrato nella ripresa del derby (al 55′ per Origi). Ormai però non sembra più essere un caso che le prestazioni poco convincenti si verifichino in assenza di Leao, pertanto crescono i dubbi sul suo scarso minutaggio. Si tratta solo di scelte tattiche, magari anche dovute alle condizioni fisiche del giocatore, o c’è di mezzo la questione contrattuale? Questi i dubbi che tengono banco a Milano, sponda rossonera.
Leao, i motivi dell’esclusione
A calciomercato.it in onda su TVPlay è intervenuto Gabriele La Manna, agente Fifa, che ha commentato la questione legata al contratto di Rafael Leao: “Quando si parla di grandi squadre i risultati non influiscono sul fattore contrattuale, quindi secondo me il fattore campo non incide sul suo rinnovo. I due aspetti sono separati“.
“Le scelte che ho fatto sono le migliori per ciò che ho visto durante la settimana – ha detto Pioli al triplice fischio di Inter-Milan, confermando quindi che la sua decisione è avvenuta dopo una lunga valutazione – : Rafa non ha le caratteristiche per due punte vicine in verticale”. Si è a lungo parlato del rinnovo del classe ’99 ed il suo intento sembrerebbe quello di rimanere a Milano anche se l’agente si sta guardando intorno. La certezza è che anche l’allenatore del Diavolo farà attente valutazioni in questo momento, visto che c’è un quarto posto da centrare, al fine di non incappare in una stagione ulteriormente deludente.
