Inter alle prese con una stagione alquanto complicata. Ad esprimere il suo parere è stato uno dei suoi tifosi più illustri.
“È la dura legge del gol, fai un gran bel gioco però se non hai difesa gli altri segnano e poi vincono“, cantava Max Pezzali degli 883 nel 1997. Quasi ad immaginarsi alcuni frangenti della stagione dell’Inter di Simone Inzaghi. Ebbene sì, questa squadra in alcuni frangenti gioca anche un calcio piacevole ma raccoglie meno di quanto ci si aspetta. Un rendimento altalenante che non le sta consentendo di primeggiare in Serie A, al punto tale da trovarsi a 15 punti di distanza dal Napoli capolista.
Forse servirebbe essere più brutti ma più concreti perché tanto, alla fine, l’unica cosa che conta è vincere. Le sconfitta contro Empoli e Bologna, così come i pareggi contro Monza e Sampdoria, dovrebbero aver insegnato qualcosa a questo gruppo che troppo spesso ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato, rischiando così di mettere a repentaglio i sacrifici di una società e gli obiettivi stagionali.
Inter, parola di Max Pezzali
A parlare di questa stagione alquanto particolare dei nerazzurri è stato Max Pezzali, presente alla cena della Fondazione Pupi, che a margine dell’evento ha detto: “Una valutazione che cambia di partita in partita. Con questa classifica, oggi sei secondo e domani puoi essere dodicesimo in un attimo. Però credo che, per l’annata che come è nata, per il Napoli stellare che c’è davanti e per un anno oggettivamente anomalo per via del Mondiale a dicembre, non posso lamentarmi più di tanto“.
In effetti, con una pausa così lunga a causa di Qatar2022, non è stato semplice gestire un’intera rosa, soprattutto perché non si è abituati ad una gestione del genere come in Paesi come Germania o Russia. Un problema che però non può aver inciso totalmente sulla stagione alquanto particolare della squadra di Simone Inzaghi a cui Max Pezzali trova comunque un difetto: “L’unica cosa di cui mi lamento è la costanza. Ecco, servirebbe una maggiore capacità di mantenere lo stesso tipo di concentrazione partita dopo partita e magari non di avere dei bei risultati in casa e delle amnesie fuori casa“.
