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AVV. SANTORO: “SE VIENE PROVATO IL RICORSO TARDIVO, PUNTI RESTITUITI ALLA JUVENTUS”

L’avvocato Sergio Santoro, ex procuratore, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.

“SE VIENE PROVATO RICORSO TARDIVO I PUNTI VERRANNO RESTITUITI” – “Sempre riferendomi alla vicenda del ricorso della Juve contro la Covisoc effettivamente la fretta con cui la FIGC si è apprestata a dichiarare di volere impugnare questi decreti addirittura extra ordinem perché i decreti istruttori del Tar non sono impugnabili. Resta l’acquisizione di queste carte. Partendo da questa acquisizione istruttoria secondo quello che si capisce, arriveranno in tempo per il 23 marzo, la data dell’audizione delle parti davanti al Tar, leggeremo probabilmente che la procura federale conosceva o non poteva non avere preso cognizione degli atti nuovi dal Maggio o Aprile 2021. Il che porterebbe all’annullamento della sentenza della corte federale, quella dei 15 punti e porterebbe ad un’inammissibilità del ricorso della stessa procura federale con restituzione dei 15 punti. Io me lo auguro francamente perché la sentenza è abnorme per tanti altri aspetti. Però certo se si potesse risolvere la questione con una questione di inammissibilità, una questione così detta pregiudiziale sarebbe meglio per tutti. La FIGC francamente sbaglia a voler coprire questi atti di cui è stata chiesta l’ostensione da parte del Tar. Cosa c’è di meglio se non conoscere gli atti. Leggo dai giornali: “La FIGC vuole ricorrere contro i due decreti.”. A me sembra una dichiarazione abnorme. Come ho detto non sono impugnabili. Se restituiranno i punti? La palla di vetro non esiste. Se questo ricorso della procura federale è dimostrato tardivo dalle carte che escono fuori dalla Covisoc allora verranno restituiti”.

“CHIEDERE GLI ATTI MOSSA ASTUTISSIMA DA PARTE DELLA JUVENTUS” – “Il rischio che il processo sulle plusvalenze vada all’aria? Esiste. Credo che sia una mossa astutissima dei legali della Juventus fare emergere la tardività di questo ricorso della procura federale. Hanno svolto benissimo il loro lavoro. E’ stata una mossa strategica. Li conosco. E’ uno studio legale famosissimo. E’ una mossa intelligente, valida, che però è stata suggerita da qualcuno della Juventus che ragiona, che ha il polso della situazione. Presuppone la conoscenza piena dei fatti pregressi, in particolare di questa vicenda Covisoc. Bravi tutti”.

“QUESTIONI CHE DI SOLITO FINISCONO IN ARCHIVIAZIONE” – “La questione successiva, quella di cui si teme la rilevanza, sono le così dette side letters. Quelle lettere parallele, che accompagnano i rapporti. Anche li non c’è una norma specifica che configuri l’illecito. Sono contrarissimo alla sanzione, sia dei 15 punti, sia dell’ergastolo, sia della pena minima. Queste fattispecie di cosi detto illecito sportivo non sono state tipizzate. A meno che non mi sbagli. E’ come dire non c’è il reato. Non c’è crimine senza legge. Insegnamento che ci vede dal diritto romano. Le statistiche giudiziarie dicono che queste indagini non finiscono mai con le condanne. Sicuramente finirà in archiviazione”.

“LA PROROGA CHIESTA DA CHINE’ FRUTTO DEI DECRETI ISTRUTTORI” – “La proroga chiesta da Chinè? Facciamo un passo indietro di due giorni. Il tar del Lazio ha ordinato con due decreti, non sentenze come è scritto nei giornali, aventi natura istruttoria alla Covisoc di depositare alcuni atti richiesti dalla Juventus. Volevo fare delle precisazioni in merito alle notizie lette sui giornali. Ho fatto 45 anni di giustizia amministrativa come magistrato. Un po’ ne mastico, molto più che della sportiva. La giustizia amministrativa si è svolta in questo modo. Ricorso Juventus contro Covisoc. Esito: decreti due. Presidente Arzillo. Di due giorni fa. Ordinano audizione delle parti Covisoc e Juventus e ordinano alla Covisoc di depositare gli atti, e questo è il prologo. Poi c’è ovviamente quello che mi avete chiesto, la proroga di Chiné…perché l’ha chiesta. E’ una mossa della procura federale in relazione a questa novità. A questi due decreti istruttori, che poi sono la stessa cosa, chiedono le stesse cose. Poi c’è la notizia che la FIGC vorrebbe appellare questi provvedimenti di Arzillo. Qui devo dirvi che non è così. Non è possibile appellare i decreti istruttori. E’ inammissibile. Tutti i provvedimenti istruttori del giudice di primo grado non sono appellabili. I decreti rimangono. L’ordine istruttorio rimane. La Covisoc dovrà esibire gli atti, da questi atti potrebbe, lo dico al condizionale perché non li ho visti e nessuno di noi li ha visti, emergere una realtà tranciante, cioè che la procura federale conosceva dal 2021 questi atti dai quali emergerebbero le plusvalenze e quindi tutte queste cose di cui si sta parlando sarebbero estremamente tardive”.

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