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VIERCHOWOD: “RETEGUI? CONTRO MALTA SEGNAVO ANCHE IO. SCUDETTO, OCCHIO ALLA JUVE SE LE RIDANNO I PUNTI”

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Pietro Vierchowod, ex giocatore, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT

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“RETEGUI? CONTRO MALTA SEGNO ANCHE IO” – “Non son d’accordo di andare a prendere a tutti i costi in Argentina per giocare contro Malta. Contro Malta ho fatto gol anche io. Vincevamo 6 0 7 a zero per fare esempio. Avrei convocato anche quelli della volta prima, senza fare cambi esagerati. Più li fai giocare meglio è. Io avrei insistito. Retegui dove gioca? Nel Tigres. Portalo in Italia. Vediamo se fa i gol. La differenza è sostanziale. E’ un po’ diverso. Ho visto giocatori extracomunitari sparire. Bisogna aspettare. Adesso solo perché ha fatto gol contro Inghilterra e Malta. Dovevamo avere paura di Malta per scomodare un giocatore mai visto in Argentina?”.

“SBAGLIATO AVERE TANTI STRANIERI” – “Sbagliato avere tanti stranieri nelle grandi squadre. Il ct è costretto a prendere giocatori dalle squadre inferiori. Ma i più bravi dovrebbero giocare nelle squadre più forti”.

“SE ALLA JUVE RIDANNO I PUNTI PUO’ SUCCEDERE TUTTO” – “Il Napoli deve stare attento? Penso di si, se ridanno i 15 punti andrebbero a 11 punti e può succedere di tutto. Se rifanno la partita fatta contro il Milan tutto diventa possibile. Spero per loro che non sia così”.

“NON HO CAPITO LA PENALIZZAZIONE” – “Non ho capito questi 15 punti. Erano per le plusvalenze ma tutte le squadre le ha fatte. Era stata fatta un’inchiesta dove era stato detto che andava bene. E allora perché? O li dai a tutti o a nessuno. Per questo penso che li possano levare”.

“INZAGHI SI SALVA SE VA AVANTI IN CHAMPIONS” – “Inzaghi? Potrebbe salvare la stagione se supera il turno di Champions. Per quanto riguarda il campionato ha lasciato amaro in bocca nei tifosi dell’Inter. Certe scelte sono state sbagliate. C’è stata inesperienza e non è stato facile trovarsi nell’Inter. Può rimediare iniziando dal fare una grande gara stasera”.

“QUELLA DEL SECONDO SCUDETTO LA ROMA PIU’ FORTE” – “Grande scudetto. Era una squadra composta da grandi giocatori. Da Falcao ad Ancelotti, a Pruzzo. Una squadra così la Roma no l’ha avuta. E’ la Roma più forte che io abbia mai visto. Dopo 40 anni rivincere lo scudetto è stata una impresa. Come uomini, anche se la ha rivinto, quella Roma era più forte”.

“MANTOVANI MI IMPEDI’ DI RESTARE ALLA ROMA” – “Io sarei rimasto a Roma. Non si poteva. Io avevo un contratto con la Sampdoria, ero in prestito. Ho anche litigato con Mantovani per rimanere a Roma. Lui ha detto “o vieni a Genova o stai a casa a giocare nel mio giardino”

“PRIMA I CALCIATORI DOVEVANO STARE ALLE REGOLE” – “Non erano tanti i presidenti, erano le regole. Non si poteva cambiare come adesso. Il presidente c’erano certe leggi e diceva “io ti pago per tre anni e stai qua” e non si poteva fare niente. Io preferivo prima. C’era più attaccamento. Cosa che oggi non si fa più. Ed è un peccato”

“CON LA FIORENTINA CI E’ STATO SCIPPATO LO SCUDETTO” – “Lo scudetto mancato con la Fiorentina? Ce lo hanno vedere sino all’ultima domenica e poi ce lo hanno scippato. Eravamo stati in testa dalla quinta alla penultima, poi loro all’ultimo han giocato a Catanzaro e vinto 1 a 0 su rigore e a noi hanno annullato un gol regolarissimo di Graziani, se no si sarebbe andati ad uno spareggio. Ma non si poteva fare perché il giorno dopo siam partiti in ritiro per il mondiale. L’odio tra i tifosi juventini e viola parte da allora.”

LA COSTRUZIONE DAL BASSO AVVANTAGGIA LE GRANDI” – “La costruzione del basso? L’ha inventata il Barcellona. Avevano grandi giocatori in tutti i ruoli. Quando giocavano contro le piccole squadre queste non uscivano mai. Sono stati costretti a giocare così per alzare il baricentro. In Italia si è cercato di copiare una cosa che ha senso solo per le grandi squadre. Una piccola squadra che parte dal basso dà un vantaggio alla squadra più forte. Non è una cosa logica, è la moda”.

“OGGI GLI STRANIERI NON CI INSEGNANO NIENTE” – “Calcio cambiato in peggio. Prima tutti gli stranieri che arrivavano erano i più forti. Careca. Van Basten, Gullit, Zico…arrivavano i più forti. Negli ultimi anni pochi stranieri bravi. Saranno 5 su 100. Adesso arrivano i giocatori normali. Cosa può insegnare? Ne risente anche la nazionale. A noi danno poco e prendono qualcosa da noi. Diventa difficile. Io vado a vedere spesso il Milan. Vedo poco spettacolo. Prima si vedevano partite più divertenti”.

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