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Juve, Real e Barça, arriva l’aut aut della UEFA: cosa rischiano i club

Si attende la sentenza della Corte Ue sulla Superlega, la sensazione è che i club interessati dovranno fare marcia indietro

La vicenda legata alla Superlega tiene ormai banco da diversi mesi: si tratta di una competizione privata a numero chiuso alternativa alla Champions League che riunisce le 20 migliori squadre europee. Un progetto inizialmente sposato da 12 club europei fra cui Juventus, Inter e Milan, dei quali però sono rimasti attivi soltanto i bianconeri. A breve la Corte UE si esporrà sulla vicenda ma, come sottolinea La Gazzetta dello Sport, il parere dell’Avvocato generale sembra sbarrare qualsiasi strada ai sogni proibiti di Real Madrid, Barcellona e Juventus che rischiano addirittura di restare fuori dal calcio.

Tuttavia le squadre rimaste ‘appese’ alla Superlega devono anche fare i conti con i momenti, poco idilliaci, che stanno vivendo. Juve, Real e Barça non godono di periodi sereni, legati alle faccende extra-campo. Per questo la loro posizione con la UEFA si rende ancora più complessa. Ad ogni modo la UEFA stessa confidava in un atteggiamento diverso dei bianconeri con la nuova dirigenza,  ma quando Agnelli ha fatto l’intervista al Telegraph, insistendo con la Superlega, si è riaperto il ‘caso’.

Club a rischio Champions

Stando agli ultimi aggiornamenti, in attesa della  sentenza della Corte Ue che arriverà a giugno, l’Avvocato generale Athanasios Rantos ha riconosciuto la possibilità di farsi una Superlega che però sarebbe incompatibile con la Champions League. In sintesi: o fai l’una o l’altra. Juve, Real Madrid e Barcellona sarebbero probabilmente fuori dalla prossima edizione, questo è il rischio. Una sorta di tragedia per i tre club, soprattutto pesando ai bilanci. Nonostante questo però continua sulla sua strada Florentino e il Barça va a ruota per i suoi conti da fallimento.

Aleksander Ceferin
Aleksander Ceferin, presidente Uefa – (TvPlay)

Il problema per la Juventus è che le porte delle coppe rischiano di essere chiuse anche per le questioni legate agli stipendi e alle plusvalenze. L’UEFA indaga in parallelo con FIGC e procura di Torino. Ha il potere di non ammettere nelle coppe un club per “antisportività” a prescindere dalle condanne. Inoltre, se le cifre del bilancio fossero false, salterebbe l’accordo sul Fairplay. Ecco quindi che la situazione in casa bianconera si complica, soprattutto pensando a tutte le vicende che tengono banco in questo momento e che impediscono al club di fare progetti, visto che non si sa quale sarà il futuro della squadra dopo le sentenze.

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