Alberto Mauro, direttore di Juventus News 24, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.
“GIUSTIZIA SPORTIVA ANTIQUATA, VA RIFORMATA” – “La giustizia sportiva si sta confermando antiquata rispetto ai tempi. Non vuol dire che la Juventus non vada punita, ma servirebbe un metodo più chiaro. Per la Juventus ma anche per le altre squadre in lotta per un piazzamento in Champions. Si potrebbe aspettare la fine del campionato per il giudizio, così è difficile gestire la stagione. I binari ed i parametri della giustizia sportiva sono però diversi da quella ordinaria. Sarebbe un’occasione per riformarla”.
“TENSIONI NELLO SPOGLIATOIO” – “Sarà un momento decisivo, come dopo Calciopoli o il caso doping. Non giocherà molto probabilmente la Champions League e sarà una Juventus per forza ridimensionata. In questa situazione è inevitabile che vengano fuori delle tensioni, come le parole di Szczesny su Allegri e la risposta del tecnico”.
“PROBABILI 12 PUNTI DI PENALIZZAZIONE” – “La situazione in casa Juventus è delicata. La richiesta di Chiné è di 11 punti, superiore a quella di marzo. Evidentemente la penalizzazione ci sarà, la forbice va dai 9 ai 15. Da escludere i 15, probabile che si arrivi ad un massimo di 12. L’afflittività è legata alle coppe europee, la Procura vuole punire la Juventus non permettendole di partecipare alle coppe europee e sarebbe un danno enorme per le casse del club”.
“DIFFICILE IL RINNOVO DI DI MARIA, VLAHOVIC PUO’ PARTIRE” – “Difficile il rinnovo di Di Maria, Paredes andrà via. Un’offerta importante per Vlahovic potrebbe arrivare, tra 70 ed 80 milioni di euro. Si parla anche del Bayern Monaco, potrebbe esser ceduto senza Champions League. Bisogna capire anche se Chiesa tornerà ad essere titolare, ha voglia di giocare. Pogba resterà quasi sicuramente e non arriveranno offerte dopo la peggior stagione della sua carriera. Rugani ha un ingaggio importante, Danilo resterà, mentre per Cuadrado potrebbe restare ma con un ridimensionamento. Resteranno Miretti e Fagioli”.
“LA JUVENTUS VUOLE RIPARTIRE DA ALLEGRI, DIVORZIO DIFFICILE” – “Bisognerà capire stimoli e progetti futuri. Non ci sarà la Champions League, andranno via alcuni elementi e ci sarà un nuovo direttore sportivo. E’ improbabile che si arrivi ad un divorzio tra la Juventus ed Allegri, in primis per il contratto che lo lega ai bianconeri. Bisognerà capire se lui vorrà rimettersi in discussione in una Juventus che punterà molto sui giovani e che non lotterà per il titolo. Altri profili sono dei piani B, a partire da Palladino fino ad arrivare a Paulo Sousa o Spalletti. L’intenzione è tenere Allegri, ma ci saranno dei confronti per valutare le reali motivazioni reciproche. Per Elkann è lui l’uomo da cui ripartire, da vedere se lui accetterà questa situazione nuova”.
“ALLEGRI IN DIFFICOLTA’, MA E’ STATO L’UNICO PARAFULMINE” – “Allegri ha avuto difficoltà per la sommatoria di alcuni fattori, partendo dall’eliminazione in Champions League che è solo interno alla squadra. Altri sono esterni, a partire dalle dimissioni del CdA, fino ad arrivare alla penalizzazione. Senza parlare del ritorno di Pogba, è stata una stagione al di là delle aspettative negative di Allegri. Sapeva che sarebbe stato difficile, ma non si poteva aspettare tutti questi ostacoli. E’ stato a lungo l’unico parafulmine dalle dimissioni del CdA fino all’arrivo di Calvo. Il suo gioco magari è antiquato, ma ha dovuto anche gestire tante vicende esterne al terreno di gioco”.
“GIUNTOLI PRIMO DELLA LISTA, CI SONO ALTERNATIVE” – “Giuntoli resta il primo nome della lista per la Juventus, ma non mette d’accordo tutti, in particolar modo Massimiliano Allegri. Bisogna capire chi farà le scelte, Calvo viene prima di Allegri e la figura del ds dovrebbe essere scelto da Calvo. Negli ultimi mesi, però, Allegri ha assunto un ruolo molto più importante di quello del semplice allenatore. Potrebbe rivendicare una parte in questa scelta, resta il primo nome della lista in cui però ci sono altri nomi. C’è questa clausola, se non si libera dal Napoli non è percorribile”.
