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Milan, giocatori con Maldini: dopo Leao anche Maignan, parte l’esodo?

Maignan

Milan, i giocatori stanno con Maldini: la decisione di Cardinale non convince il gruppo squadra. Dopo Leao, anche Maignan mostra insofferenza.

Milan-Maldini, è la fine ma anche un (possibile) nuovo inizio. Difficile sarà spiegarlo agli altri: non solo i tifosi, ma anche i giocatori che hanno visto in Paolo Maldini molto più di un dirigente. Quello che effettivamente è: la storia di questo club. Non può, pertanto, essere messo alla porta per semplici incomprensioni. È Cardinale che decide, ma alcune decisioni restano più pesanti di altre: quella di allontanare Maldini e Massara resta, quantomeno, avventata.

Maignan
Mike Maignan, portiere del Milan – (TvPlay)

Allora i giocatori vogliono vederci chiaro: molti del gruppo squadra non sembrano convinti di questa nuova politica vigente. Si comincia con Leao, fresco di rinnovo, che alla notizia dell’allontanamento dell’ex capitano rossonero reagisce con una storia social: bocca cucita, questo è il gesto del centravanti portoghese. Come a far capire che ci sarebbe molto da dire ma non può. Maignan – uno dei più rappresentativi dell’era Maldini e del Milan di quest’anno appena concluso – condivide anche lui un pensiero sui social: la foto di gruppo con Maldini e Massara al momento dell’arrivo in rossonero.

Milan, addio Maldini: i giocatori non ci stanno, Leao e Maignan guidano la “rivolta”

Poi scrive: “Sempre Milan?”. Un punto interrogativo piccolo ma fondamentale: pesante quanto basta per dire che a Milanello non tira più la stessa aria. Questo si poteva intuire, ciò che invece i rossoneri non accettano è essere lasciati a loro stessi per via di una decisione che nessuno comprende. Cardinale ora rischia davvero di dover fare i conti con una polveriera: il Milan sta cambiando, ma la metamorfosi sembra non piacere a nessuno.

Mike Maignan, leader della difesa del Milan. (ansa-tvplay) 20230426
Il portiere contro l’addio di Maldini (ANSA-TvPlay.it)

Soprattutto perchè si mettono in dubbio le fondamenta. Maldini c’era dai tempi di Sacchi: non c’è Cardinale che tenga per far sì che un allontanamento del genere venga introiettato dal resto del gruppo. Il Diavolo è più spento e meno caloroso: il motivo è che ha perso uno dei suoi rappresentanti più degni, per colpe ancora non chiare. Le pagine di questa storia non sono ancora finite.

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