Il Napoli punta al doppio colpo Koopmeiners e Samardzic per il centrocampo: le caratteristiche tecniche dei due calciatori apprezzati da Garcia
Il Napoli cambia pelle o, per meglio dire, si modifica. Della squadra Campione d’Italia resterà naturalmente l’ossatura e gran parte dei protagonisti, anzi, la quasi totalità. Il mercato, però, impone riflessioni e soprattutto cambia le carte in tavola dall’oggi al domani.
Gli azzurri, quasi certamente, perderanno Kim; il coreano sembra destinato al Bayern Monaco – ma attenzione ai ritorni dei due club di Manchester – e servirà acquistare un nuovo centrale. Il gigante Danso del Lens sembra essere stato scartato, nonostante per molto tempo sia stato la prima opzione degli azzurri. E così torna in auge il vecchio pallino di ADL, Giorgio Scalvini.
Nell’Atalanta è un punto fermo, ma le controindicazioni non mancano; se l’esperienza non gli manca di certo, Scalvini ha fin qui giocato solo in una difesa a tre e sembra simile a Rrahmani, sebbene più bravo nel gioco con i piedi. Ecco perché il mirino è puntato su Rotterdam, perché nel Feyenoord c’è Hancko, sponsorizzato da Lobotka ed Hamsik. Un fisico robusto da ben 188 centimetri, piace per la sua capacità di leggere l’azione e sembra l’ideale anche per l’impostazione dal basso. Valutazione? Circa 20 milioni di euro.
In Italia, però, c’è anche l’olandese Perr Schuurs, acquistato dal Torino la scorsa stagione e già seguito dal Napoli in passato. Altro fisico da corazziere, 191 centimetri di potenza e fisicità che gli hanno permesso di mettersi in evidenza nella sua prima stagione in Serie A. Ha convinto tutti, ma la valutazione dei granata – 30 milioni di euro – e le sirene inglesi inducono ad una riflessione.
L’eclettismo di Koopmeiners, Samardzic alter ego di Zielinski
Il Napoli che non ha problemi economici tantomeno necessità di vendere come le avversarie, lavora anche al centrocampo ed a come rinforzare la linea mediana orfana di Ndombélé e – presumibilmente – di Demme. E così nelle menti degli azzurri si profila un doppio colpo da sogno, in grado di far saltare il banco ancor prima dell’inizio del campionato.
Teun Koopmeiners e Lazar Samardzic i due gioielli della Serie A individuati dal Napoli per creare una tra le mediane più forti d’Europa e dare l’assalto alla Champions League. L’olandese è una mezzala vera e propria, un incursore che vede la porta con grande facilità come dimostrano i 10 gol realizzati in stagione.
Abbina grande tecnica e qualità di palleggio, oltre ad un gran fiuto per gli inserimenti che gli permette di affondare nelle linee nemiche e creare danni con la conclusione a rete o l’ultimo passaggio. Ambidestro, il 25enne può anche giocare davanti alla difesa ed il suo utilizzo in più posizioni permetterebbe a Garcia di spaziare tra diversi moduli, passando dal 4-3-3 al 4-2-3-1 con grande naturalezza. Koopmeiners, infatti, può giocare anche dietro le punte ed ha una valutazione di circa 30 milioni.
Tecnica e qualità che sono proprie anche di Samardzic, nazionale serbo da tempo nel mirino del Napoli. In casa azzurra il classe 2002 è visto come l’erede perfetto di Zielinski oppure, ovviamente, il suo alter ego. Sette gol in due stagioni con la maglia dell’Udinese, ha nel dribbling la sua arma, bravissimo ad effettuarlo sia da fermo che in rapidità e progressione liberandosi così dell’avversario. Dal centro-sinistra taglia dentro al campo ed arriva alla conclusione con un mancino spesso letale. Gran tiro, gioca in un centrocampo a tre e la sua posizione naturale è proprio quella occupata da Zielinski la scorsa stagione.
La tecnica e la qualità di David, la forza fisica di Hojlund
Ed in attacco? Victor Osimhen è incedibile, a meno di un’offerta da 150 milioni di euro. In quel caso, cessione senza troppi rimpianti e caccia al sostituto. Due i nomi in ballo al momento. C’è Jonathan David, autore di 26 reti nel Lille la scorsa stagione, club dal quale nel 2020 fu prelevato proprio Osimhen.
Meno alto e bravo nel gioco aereo di Victor, il nazionale canadese è un cecchino infallibile dagli 11 metri ed ha una tecnica più affinata del nigeriano. Ambidestro, il tiro a giro con il mancino dal lato corto dell’area di rigore sembra una specialità, considerato come sia arrivato al gol in più di un’occasione con questa giocata. David dialoga con i compagni attaccando meno la profondità ed è cinico sottoporta. Il costo? Circa 50 milioni.
Stessa valutazione che l’Atalanta dà ad Hojlund, sette reti al primo anno di A. Il bomber danese ha appena 20 anni ed un futuro luminoso davanti a sé; ha mostrato le sue qualità in stagione e sono già diversi i club europei che l’hanno messo nel mirino. Forza fisica e grande tecnica oltre che l’istinto del killer le sue doti maggiori ma anche un gran margine di miglioramento i punti di forza graditi al Napoli.
