Aumenta sempre di più la lista delle squadre gestite da proprietà straniere: qual è l’ultima società pronta a finire nelle mani statunitensi.
Si amplia la batteria di proprietà straniere nel calcio italiano. Non è più una novità, infatti, che sempre meno imprenditori del nostro paese decidono di investire nel mondo del calcio. Di conseguenza le risorse provenienti dagli Stati Uniti o dai paesi orientali come il Qatar e la Cina, ormai da qualche anno ad oggi, attirano sempre di più.
Dall’Inter di Moratti passata prima da Thoir agli Zhang; o la Roma che, dopo aver cambiato diversi presidenti, si è affidata ai Friedkin, famiglia americana che sta facendo sognare l’intera piazza giallorossa. Ma non solo. Basti pensare anche la Fiorentina di Rocco Commisso o il Milan acquistato dalla Elliott Management Corporation prima e da RedBird poi.
Insomma, sembra proprio che l’indirizzo futuro sarà quello di avere sempre più proprietà straniere nel nostro calcio. D’altronde il mondo del pallone richiede grandi sforzi e sacrifici economici e tanti imprenditori nostrani non si sentono più nelle condizioni di investire così tanti soldi. Sono finiti gli anni dei Moratti, dei Cragnotti o dei Berlusconi: il futuro calcistico italiano parlerà sempre più una lingua straniera.
Proprietà americana, un altro club nel mirino
Nelle ultime stagioni sono aumentate anche le società minori gestite da proprietà estere. Basti pensare al Pisa, al Venezia, al Palermo, al Cesena o al Parma, soltanto per citarne alcune. Scenario che, soltanto qualche anno fa, avrebbe avuto dell’impensabile. Questo, però, ha portato a maggiori risorse anche nelle categorie inferiori, con un aumento medio della qualità del campionato. La Serie B 2022/23 è stata probabilmente una delle più competitive degli ultimi 10-15 anni, grazie a squadre prestigiose gestite da proprietà in grado di investire soldi per rinforzare le rispettive rose.
Tra le prossime società che potrebbero essere gestite da un fondo straniero c’è anche la Triestina. La compagine di Serie C, con un passato importante anche tra Serie A e Serie B, potrebbe presto finire nelle mani degli americani. Sì perché il fondo statunitense Lbk Capital avrebbe perfezionato l’acquisto del totale delle quote societarie. Mancherebbe soltanto la firma ufficiale per finalizzare l’accordo.
A capo della cordata ci sarebbe Ben Rosenzweig, americano di 36 anni che nonostante la giovane età può vantare un curriculum importante in diverse aziende rinomate. Rosenzweig diventerebbe dunque il presidente della Triestina ed è atteso in città a partire dalla prossima settimana, nella quale potrà conoscere il nuovo ambiente e rivelare le strategie future di un club che punta in grande.
