Dalla Champions League 2024/25 potrebbero esserci cinque squadre italiane: come il quinto posto in Serie A può valere la qualificazione.
Nella scorsa stagione le squadre italiane sono tornate protagoniste nelle coppe europee, portando tante rappresentanti negli ultimi turni. Nonostante le tre sconfitte in finale è stato comunque un grande segnale da parte della Serie A che, dalla Champions League 2024/25, ha la possibilità di aggiungere un posto alla prestigiosa competizione.
L’Inter è andata molto più vicina di quanto si potesse immaginare a vincere la Champions League, cedendo soltanto di misura ai campioni del Manchester City. L’ultimo trionfo italiano quindi rimane quello proprio dei nerazzurri quando nel 2010 completarono lo storico Triplete con José Mourinho.
Una lunga attesa che si spera possa interrompersi nelle prossime edizioni quando numericamente potrebbero aumentare le percentuali di un successo. La UEFA infatti è pronta a rivoluzionare il regolamento dei suoi tornei, introducendo una serie di novità che coinvolgeranno tutti i maggiori campionati, compreso quello italiano.
Champions League, cosa cambia per la Serie A: i dettagli
In questa stagione il formato delle varie competizione resterà immutato mentre ci sarà una profonda riforma a partire dalle successive edizioni. La UEFA cambierà il volto delle sue tre coppe, non soltanto eliminando il sistema delle retrocessioni ma anche allargando il numero di partecipanti, assegnando ulteriori quattro posto con tre diverse modalità.
Negli ultimi anni siamo stati abituati a vedere qualificarsi alla Champions League le prime quattro squadre della classifica di Serie A. Nel ciclo 2024-2027 però le cose potrebbero cambiare in base ai risultati in Europa dell’anno prima. Nello specifico gli ulteriori slot messi a disposizione saranno assegnati alle due federazioni con i club che hanno fatto meglio collettivamente nella stagione precedente in tutte le competizioni.
In questo caso anche il quinto posto in Serie A potrebbe valere l’ammissione alla fase a gironi di Champions League ma questo non impatterà sul numero di partecipanti previste per Europa e Conference League che resterà lo stesso, scalando soltanto le posizioni. Per esempio se la nuova regola fosse già stata valida per quest’anno il calcio italiano, che si è recentemente distinto nelle coppe, avrebbe potuto sfruttare questa opportunità.
