Fabrizio Biasin, giornalista noto tifoso dell’Inter, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT
“CONTENTO DI VEDERE L’INTER CONTINUARE CON IL SUO CALCIO. FRATTESI INTEGRATO” – “Per essere la prima uscita semi-ufficiale non mi aspettavo di meglio. Mi piace l’idea che si continui a proporre un calcio propositivo, con verticalizzazioni, possesso palla, braccetti coinvolti nella manovra. Sono rinfrancato dal fatto che si continui comunque a fare lo stesso calcio. Poi ci sono giocatori che hanno fatto più o meno bene. Mi è piaciuto parecchio Frattesi, mi è sembrato inserito nell’idea di Inzaghi. Mi è piaciuto soprattutto quando è andato a recuperare alcuni palloni nella sua metà campo. Mi è piaciuto Cuadrado, che punta l’uomo e lo salta, una cosa dove l’Inter è carente. Thuram si intuisce che ha caratteristiche interessanti ma era parecchio piantato. Non è giudicabile. Ho pianto a vedere Brozovic con la maglia gialla. Spiace. La mia idea è che i giocatori che vanno in Arabia vanno a non giocare a calcio”.
“CONTENTO DELLE PAROLE DI LAUTARO SU LUKAKU” – “Lautaro ha fatto la sua prima intervista da capitano. Non ha usato giri di parole. Sono contento che abbia detto quello che ha detto. Girava la voce che fosse tutto inventato, e invece lui lo ha spiegato a tutti. È un diritto di Lukaku andare in un’altra squadra, ed è diritto della Juventus provare a prenderlo. L’unica cosa poco corretta è che tu Lukaku per quanto l’Inter ti ha coccolato dovevi essere un po’ più onesto. Lo avesse detto prima probabilmente Dzeko sarebbe ancora all’Inter e l’Inter avrebbe preso un nuovo attaccante”.
“LAUTARO HA LE IDEE CHIARE” – “Il no all’Arabia di Lautaro significa avere le idee chiare sulla propria carriera. Lautaro Martinez non è che fa la fame, guadagna i suoi 6-7 milioni. E’ il capitano di una squadra importante, vive in una città che gli piace, dove la famiglia si trova bene. Ha la possibilità di fare come Zanetti, o magari tra due anni va al Real. Ma chi glielo fa fare? Poi è stato onesto nel dire che tra cinque anni non sa cosa succederà”.
“SE I REGGENTI SI DISINTERESSANO DEL CALCIO FEMMINILE DOVE ANDIAMO?” – “Non sono un esperto di calcio femminile. Sono tutti bravi a parlare, ma c’è un grosso problema: nessuno fa niente. Per vendere i diritti televisivi abbiamo dovuto aspettare settimane. Se i primi a fregarsene sono i reggenti, che lasciano la Nazionale da sola a giocare un mondiale dall’altra parte del mondo dove andiamo? Sono i primi a dare il cattivo esempio. Non si parte neanche a ragionare su uno sviluppo. Se poi pensiamo che di mondiali non è che di mondiali ne abbiamo visto tantissimi di recente. Quanto interessa il calcio femminile alla nostra Federazione? Se al mondiale, la massima espressione, non c’è nessuno. Io poi penso che non si possa giocare con le stesse misure di campo e porta e con gli stessi minuti degli uomini”.
