Non solo lo Special One, fermato per le offese a Chiffi, non ci saranno pure il vice Foti e altri due collaboratori
Una sorpresa che farà piacere a tanti tifosi della Roma. Sono passati diciotto anni dall’ultima volta che Bruno Conti, campione del mondo con l’l’Italia e vincitore dello scudetto con la maglia della Roma, non siede sulla panchina giallorossa a guidare la squadra. Già, ora gli toccherà di nuovo. Sarà proprio l‘uomo di Nettuno, ufficialmente l’allenatore dei giallorossi domenica prossima contro la Salernitana e anche la settimana successiva contro il Verona. Un cambio radicale e inaspettato? Non, il motivo è un altro ed è risaputo.
La squadra giallorossa sarà priva del proprio allenatore in queste prime due giornate di campionato per la squalifica che il tecnico José Mourinho, ha ricevuto dalla passata stagione. Il motivo è la famosa discussione e le offese che il portoghese ha lanciato a Chiffi, un atteggiamento che gli è costato uno stop di dieci giorni. E fuori con lui il suo vice Foti ma anche altri due collaboratori. Una cosa di cui si sapeva da un po’ e che si è aspettato di vedere e capire come potesse evolversi, visto che poteva anche esserci la possibilità di uno sconto o di rivedere la situazione.
E così, per non avere nessuno in panchina, la società giallorossa ha chiesto e ottenuto una deroga per Bruno Conti la bandiera del club e attualmente coordinatore tecnico delle attività giovanili per le rappresentative che vanno dalla Under 14 alla Under 10. È l’unico nella squadra e staff tecnico ad avere il patentino Uefa A, fondamentale per ricevere la delega che gli consentirà di sedere in panchina e guidare la squadra, in rappresentanza e perché ha le carte per poterci stare.
Quella di Bruno Conti sarà una presenza formale, considerato che a guidare la squadra per conto di Mou ci sarà il preparatore atletico Stefano Rapetti, come ha fatto per tutto il ritiro nelle amichevoli. Rapetti è uomo di fiducia di Mourinho che lavora col portoghese dai tempi del Triplete con l’Inter e durante l’avventura al Manchester United. Per Bruno Conti, invece si tratta di un ritorno, visto che guidò la Roma in panchina l’ultima volta nella stagione 2004-2005 quando il club avvicendò Prandelli, Voeller e Delneri, e chiuse Conti salvando la squadra dalla zona retrocessione.
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